Preghiera di Preparazione

Mio addolorato Gesù, già sei fuori dalla prigione, sei tanto sfinito che vacilli ad ogni passo. Voglio mettermi al tuo fianco per sorreggerti quando vedrò che stai per cadere.

Vedo che i soldati ti portano innanzi a Caifa, e tu, o mio Gesù, come sole ricomparisci in mezzo a loro, e, sebbene sfigurato, spandi luce dappertutto. Già vedo che Caifa gongola di gioia nel vederti sì malamente ridotto. Ai riflessi della tua luce si acceca maggiormente e, nel suo furore, torna ad interrogarti:

“Sicché, sei tu veramente il vero Figlio di Dio?”.

E tu, Amor mio, con maestà suprema, con la grazia del tuo dire e col tuo solito accento dolce e commovente da rapire i cuori, rispondi:

“Sì, io sono il vero Figlio di Dio”.

E i tuoi nemici, sebbene sentano in loro tutta la forza della tua parola, soffocando tutto, senza voler sapere altro, ad unanime voce gridano:

“È reo di morte, è reo di morte!”.

Caifa conferma la sentenza di morte e t’invia a Pilato. E tu, mio condannato Gesù, accetti questa sentenza con tanto amore e rassegnazione, quasi da strapparla all’iniquo pontefice, e ripari tutti i peccati fatti deliberatamente e con tutta malizia, e per quelli che, invece di affliggersi del male, ne gongolano ed esultano dello stesso peccato, e ciò li porta alla cecità ed a soffocare ogni lume e grazia. Vita mia, le tue riparazioni e preghiere fanno eco nel mio cuore, e riparo e prego insieme con te.

Dolce mio Amore, vedo che i soldati, avendo perduto quel poco di stima di te, nel vederti condannato a morte, ti prendono, aggiungono funi e catene, ti stringono tanto forte da togliere quasi il moto alla tua divina persona e, spingendoti e trascinandoti, ti mettono fuori dal palazzo di Caifa.

Turbe di popolo ti attendono, ma nessuno per difenderti. E tu, mio Sole divino, esci in mezzo a loro, volendo con la tua luce ravvolgere tutti.

E come muovi i primi passi, volendo racchiudere tutti i passi delle creature nei tuoi, preghi e ripari per quelli che muovono i primi passi per operare con fini cattivi: chi per vendicarsi, chi per uccidere, chi per tradire, chi per rubare o per altro. Oh, come ti feriscono il cuore tutte queste colpe! E, per impedire tanto male, preghi, ripari ed offri tutto te stesso.

Ma, mentre ti seguo, vedo che tu, mio Sole Gesù, t’incontri al primo scendere dal palazzo di Caifa con la bella Maria, la nostra dolce Mamma. I vostri sguardi s’incontrano, si feriscono e, sebbene ne restiate sollevati nel vedervi, nascono pure nuovi dolori: per te, nel vedere la bella Madre trafitta, pallida ed ammantata di lutto; per la cara Mamma, nel vedere te, Sole divino, eclissato e coperto di tanti obbrobri, piangente ed ammantato di sangue. Ma non potete godere a lungo lo scambio degli sguardi, e, col dolore di non potervi dire neppure una parola, i vostri cuori si dicono tutto, e, fusi l’uno nell’altro, cessate di guardarvi perché i soldati ti spingono; e, così calpestato e trascinato, giungi a Pilato.

Mio Gesù, mi unisco con la trafitta Mamma nel seguirti, per fondermi in te insieme con lei; e tu, dandomi un tuo sguardo d’amore, benedicimi.

Gesù esce alla luce del giorno ed è portato innanzi a Caifa, e con animo fermo conferma che egli è Figlio di Dio. E noi, quando usciamo, ci facciamo dirigere da Gesù? Il nostro contegno è di esempio agli altri, e i nostri passi, come calamita, chiamano le anime intorno a Gesù? Tutta la vita di Gesù è un richiamo continuo di anime. Se noi ci uniformeremo alla sua Volontà, cioè se i nostri piedi come camminano chiamano le anime; se i nostri palpiti, facendo eco ai palpiti divini, si armonizzano insieme e chiedono anime; e così di tutto il resto, noi, a seconda che operiamo così, formeremo in noi la stessa umanità di Gesù. Sicché, ogni richiamo di anime in più che facciamo, è un’impronta di più che dal nostro Gesù riceviamo. La nostra vita è sempre uguale, oppure la cambiamo in peggio a seconda degl’incontri che ci vengono?

Mio Gesù, santità che non ha pari, guidami tu, e fa che anche il mio portamento esterno manifesti tutta la tua vita divina.

PRIMA ORA – Dalle 17 alle 18
Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima.

SECONDA ORA – Dalle 18 alle 19
Gesù si separa dalla sua Santissima Madre e s’avvia al Cenacolo.

TERZA ORA – Dalle 19 alle 20
La Cena Legale.

QUARTA ORA – Dalle 20 alle 21
La Cena Eucaristica.

QUINTA ORA – Dalle 21 alle 22
La prima Ora di agonia nell’Orto di Getseman
i.

SESTA ORA – Dalle 22 alle 23
La seconda Ora di agonia nell’Orto di Getsemani.

SETTIMA ORA – Dalle 23 alle 24
La terza Ora di agonia nell’Orto di Getsemani.

OTTAVA ORA Dalle 24 all’1
La Cattura di Gesù.

NONA ORA – Dall’1 alle 2
Gesù, sbalzato da una rupe, cade nel torrente Cedron.

DECIMA ORA – Dalle 2 alle 3
Gesù è presentato ad Anna.

UNDICESIMA ORA – Dalle 3 alle 4
Gesù in casa di Caifa.

DODICESIMA ORA – Dalle 4 alle 5
Gesù in mezzo ai soldati.

TREDICESIMA ORA – Dalle 5 alle 6
Prigionia di Gesù.

QUATTORDICESIMA ORA – Dalle 6 alle 7
Gesù di nuovo innanzi a Caifa e poi è condotto da Pilato.

QUINDICESIMA ORA – Dalle 7 alle 8
Gesù innanzi a Pilato. Pilato lo manda da Erode.

SEDICESIMA ORA – Dalle 8 alle 9
Gesù è riportato innanzi a Pilato e posposto a Barabba.
Gesù è flagellato.

DICIASSETTESIMA ORA – Dalle 9 alle 10
Gesù è coronato di spine.
Gesù è presentato come “Ecce Homo”.
Gesù è condannato a morte.

DICIOTTESIMA ORA – Dalle 10 alle 11
Gesù prende la croce e si avvia al Calvario dove è spogliato.

DICIANNOVESIMA ORA – Dalle 11 alle 12
La Crocifissione.

VENTESIMA ORA – Dalle 12 alle 13
Prima Ora di agonia sulla Croce.

VENTUNESIMA ORA – Dalle 13 alle 14
Seconda Ora di agonia sulla Croce.

VENTIDUESIMA ORA – Dalle 14 alle 15
Terza Ora di agonia sulla Croce.
La morte di Gesù.

VENTITREESIMA ORA – Dalle 15 alle 16
Gesù, morto, è trapassato dalla lancia e deposto dalla Croce.

VENTIQUATTRESIMA ORA – Dalle 16 alle 17
Sepoltura di Gesù. Desolazione di Maria Santissima.