Causa di Beatificazione di Luisa Piccarreta

La Causa di Beatificazione della Serva di Dio Luisa Piccarreta non è mai stata chiusa, ma è sempre stata pendente presso il Dicastero della Cause dei Santi, il quale ne aveva sospeso temporaneamente l’iter canonico poiché il Dicastero per la Dottrina della fede, al cui studio erano stati sottoposti la spiritualità, il pensiero e gli scritti della Serva di Dio, nel 2019 segnalava che gli scritti presentavano alcune ambiguità di natura teologica, cristologica e antropologica che, pur non essendo di per se stessi errori dottrinali, richiedevano un’ulteriore valutazione.

Le risposte chiarificatrici della Postulazione ai menzionati rilievi, con il supporto di un teologo esperto in mistica, hanno consentito al Dicastero per la Dottrina della Fede di concludere che negli scritti e nel pensiero della Serva di Dio non si ravvisano affermazioni palesemente difformi dalla dottrina della Chiesa e nel giugno 2024 ha rilasciato il nulla osta per la ripresa della Causa, notificato formalmente dal Dicastero delle Cause dei Santi a questa Postulazione l’8 luglio 2024.

Secondo le prescrizioni del Dicastero delle Cause dei Santi, il proseguimento del percorso canonico, già in atto, deve necessariamente accompagnarsi alla pubblicazione dell’edizione tipica e critica degli Scritti di Luisa Piccarreta a cura dell’Associazione pubblica di fedeli “Luisa Piccarreta-P.F.D.V.” di Corato, attore della Causa, e sotto la vigilanza dell’Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Tale edizione dovrà essere corredata da un’apposita “Introduzione e relative note” le quali, allo scopo di chiarire alcune espressioni facilmente conducibili a interpretazioni fuorvianti ed errate del messaggio cristiano, mettano in luce l’importanza dell’amore misericordioso e gratuito del Signore, che in alcune pagine degli Scritti è offuscato a causa del contesto storico nel quale sono stati elaborati, segnato da una visione ossessiva della giustizia
di Dio e dalla conseguente mistica di riparazione dei peccati.

Questa edizione sarà l’unica ufficialmente riconosciuta dall’Autorità ecclesiastica e ad essa dovranno fare riferimento tutti i Gruppi della Divina Volontà, per correggere forme di spiritualità nocive – diffuse in alcuni Gruppi – determinate da una lettura
distorta degli Scritti della Serva di Dio, da una loro scriteriata diffusione o addirittura da una loro manipolazione e traduzione arbitraria in altre lingue.

Quanti hanno veramente a cuore la Causa di Beatificazione sono chiamati a orientare o la devozione alla Serva di Dio nella prospettiva del mistero della gloria: la croce va guardata, contemplata e accolta nel risplendente mistero della risurrezione di Cristo, vincitore del male, del peccato e della morte. Leggendo gli Scritti di Luisa, tutti dovranno «sentirsi sollecitati ad avere uno sguardo più attento all’intenzione dell’autrice, più fedele all’insegnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontà è un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertà degli
uomini e delle donne dei nostri tempi, mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato»
(Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta Bisceglie, Comunicato n. 4 circa la Serva di Dio Luisa Piccarreta, 4 marzo 2020).

Nel riconoscere obiettivamente che in questa direzione tanti Gruppi della Divina Volontà hanno attuato un deciso ed evidente cammino di ecclesialità, è indispensabile e doveroso che quanti invece non l’hanno ancora fatto si sforzino di «ancorare la lettura degli Scritti di Luisa alla dottrina della Chiesa e a una degna condotta di vita, facendo scaturire dal messaggio della Divina Volontà un annuncio missionario equilibrato e rispettoso, inserito armonicamente nei percorsi pastorali delle Chiese locali» (Mons.
Leonardo D’Ascenzo, ibidem) .

In questa prospettiva, pare quanto mai opportuno che i Vescovi riconoscano e ammettano nelle loro circoscrizioni ecclesiastiche soltanto quei Gruppi della Divina Volontà che rispondano ai menzionati requisiti.
Dopo l’approvazione del loro Vescovo possono ottenere la filiazione alla Famiglia del Divin Volere, istituita dall’Associazione pubblica di fedeli “Luisa Piccarreta-P.F.D.V.” di Corato, struttura di servizio sotto la vigilanza dell’Arcivescovo pro-tempore di Trani-Barletta-Bisceglie, la cui figura ecclesiale il Dicastero delle Cause dei Santi ha sempre indicato come riferimento ufficiale per quanti seguono in tutto il mondo la spiritualità e il messaggio della Serva di Dio Luisa Piccarreta.

Roma, 10 agosto 2024 Il Postulatore
Mons. Paolo Rizzi