MERCOLEDÌ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Colore Liturgico Verde

Prima Lettura

Il Signore ama coloro che amano la sapienza.

Dal libro del Siràcide
Sir 4,12-22 (NV) [gr. 4,11-19]

La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano. 
Chi ama la sapienza ama la vita,
chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia. 
Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano. 
Chi l’ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo. 
Chi confida in lei l’avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso. 
Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
e lo scruterà attentamente,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti; 
ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti,
e lo arricchirà di scienza e di retta conoscenza. 
Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare 
e lo consegnerà alla sua rovina.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 118 (119)

R. Grande pace per chi ama la tua legge.

Grande pace per chi ama la tua legge:
nel suo cammino non trova inciampo. 
Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti: 
davanti a te sono tutte le mie vie. R.

Sgorghi dalle mie labbra la tua lode, 
perché mi insegni i tuoi decreti.
La mia lingua canti la tua promessa, 
perché tutti i tuoi comandi sono giustizia. R.

Desidero la tua salvezza, Signore, 
e la tua legge è la mia delizia. 
Che io possa vivere e darti lode: 
mi aiutino i tuoi giudizi. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. 
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)

Alleluia.

Vangelo

Chi non è contro di noi è per noi.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 9,38-40

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

Parola del Signore.

Mercoledì 26 Febbraio 2025
S. Alessandro di Alessandria; S. Faustiniano; S. Porfìrio
7.a settimana del Tempo Ordinario

Mc 9,40

«Chi non è contro di noi è per noi».

Volume 14, Luglio 14, 1922

Trovandomi nel solito mio stato, il mio dolce Gesù mi ha trasportato fuori di me stessa, fin nel seno dell’Eterno; ma mentre nuotavo in quel Seno, senza saper dire ciò che provavo e comprendevo perché mi mancano i vocaboli per esprimermi, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:
“Figlia diletta della nostra Volontà, ti ho portato nel Seno della nostra Divinità 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗻𝗰𝗵𝗲‌ 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝘃𝗼𝗹𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲.
La nostra Divinità è portata naturalmente alla generazione; non fa altro che 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗱𝗮 𝗡𝗼𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘀𝗲‌ 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗿𝘁𝘂‌ 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲.
Il sole genera la luce in ogni occhio umano, in ogni opera e passo, pare che si moltiplica per ciascun uomo, per ciascuna pianta e per ciascun punto della terra; se non avesse la virtù, il connesso  col suo Creatore generatore, mai il sole potrebbe dare luce a tutti ed essere per ciascuno a sua disposizione. Il fiore genera l’altro fiore tutto simile a lui; il seme genera l’altro seme; l’uomo genera l’altro uomo; sicché tutte le cose portano con sé la virtù del loro Creatore di generare.
Sicché 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗲𝗱 𝗮 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝗡𝗼𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗶 𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗶 𝗮 𝗡𝗼𝗶.
Perciò ti ho chiamato nel nostro Seno, affinché 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗡𝗼𝗶, 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝘃𝗼𝗹𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮𝗿𝗴𝗵𝗶, 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗡𝗼𝗶 𝘀𝗮𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮‌, 𝗹𝘂𝗰𝗲, 𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲, 𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗡𝗼𝗶 𝗶𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶, 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗰𝗶𝗼‌ 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗡𝗼𝗶.
È l’unica nostra volontà che ci resta a riguardo della Creazione: che 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗩𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮‌ 𝗮𝗴𝗶𝘀𝗰𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗴𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗶𝗻 𝗡𝗼𝗶.
Il nostro amore vuol sprigionare dal nostro Seno la nostra Volontà per deporla nella creatura, ma va cercando chi ne è disposta, chi la conosca ed apprezzi, e genera in lei ciò che genera in Noi.
Ecco, perciò tante grazie, tante manifestazioni sulla mia Volontà: è la santità del mio Volere che lo esige, che prima d’essere deposta nell’anima sia conosciuta, amata e riverita, e che possa svolgere in essa tutta la sua virtù e potenza e sia corteggiata dalle nostre stesse grazie.
Sicché tutto ciò che faccio a te, non è altro che corredare ed ornare la dimora alla mia Volontà.
Perciò sii attenta, 𝗾𝘂𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗦𝗲𝗻𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗲𝗿𝗮𝗶 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗶 𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗮𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗮𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗴𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝘀𝘂 𝗱𝗶 𝘁𝗲”.