San Luigi Maria Grignion da Montfort
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
[29] Dio Padre vuol avere figli per mezzo di Maria sino alla fine del mondo e le dice: “Fissa la tua tenda in Giacobbe” 10, e cioè fissa la tua dimora e residenza tra i miei figli e predestinati, simboleggiati da Giacobbe, e non tra i figli del demonio e i riprovati, raffigurati da Esaù.
[30] Come nella generazione naturale e fisica c’è un padre ed una madre, così nella generazione soprannaturale e spirituale c’è un padre che è Dio e una madre che è Maria. Tutti i veri figli di Dio e predestinati hanno Dio per padre e Maria per madre; e chi non ha Maria per madre non ha Dio per padre 11. Per questo i reprobi, come gli eretici, gli scismatici, ecc. 12, che odiano o considerano con disprezzo o indifferenza la santissima Vergine, non hanno Dio per padre anche se se ne vantano, appunto perché non hanno Maria per madre. Se l’avessero per madre, l’amerebbero e onorerebbero come un autentico figlio ama naturalmente ed onora la madre che gli ha dato la vita. Il segno infallibile e inequivocabile per distinguere un eretico, un uomo di cattiva dottrina, un reprobo da un predestinato, è che l’eretico e il reprobo hanno solo disprezzo o indifferenza per la santissima Vergine e si studiano con le loro parole ed esempi di diminuirne il culto e l’amore, apertamente o di nascosto, talvolta sotto speciosi pretesti 13. Ahimè! Dio Padre non disse a Maria di fissare la sua tenda fra loro, perché sono degli Esaù.4.
Madre della Chiesa
[31] Dio Figlio vuole formarsi e, per così dire, incarnarsi ogni giorno nelle sue membra per mezzo della sua diletta madre e le dice: “Prendi in eredità Israele” 14. Come se dicesse: Dio, mio Padre, mi ha dato in eredità tutte le nazioni della terra, tutti gli uomini buoni e cattivi, predestinati e reprobi. Ed io li condurrò, gli uni con scettro d’oro, gli altri con scettro di ferro; degli uni sarò il padre e l’avvocato, degli altri il giusto vendicatore e di tutti il giudice. Tu, invece, mia cara madre, tu avrai in eredità e in possesso solo i predestinati, raffigurati da Israele.
Come madre buona li darai alla luce, nutrirai e farai crescere; come sovrana li guiderai, governerai e difenderai.
[32] “L’uno e l’altro è nato in essa” 15 dice lo Spirito Santo. Secondo la spiegazione di alcuni Padri, il primo uomo nato da Maria è l’Uomo-Dio, Gesù Cristo; il secondo è un semplice uomo, figlio per adozione di Dio e di Maria. Ora, se Gesù Cristo, Capo degli uomini è nato da lei, anche i predestinati, che sono le membra di questo Capo, debbono per necessaria conseguenza nascere da lei 16. Una stessa madre non dà alla luce la testa o il capo senza le membra, né le membra senza la testa: diversamente si avrebbe un mostro di natura. Così nell’ordine della grazia, il capo e le membra nascono da una stessa madre. E se un membro del corpo mistico di Gesù Cristo, cioè un predestinato, nascesse da un’altra madre che non sia colei che ha generato il Capo, non sarebbe un predestinato, né un membro di Gesù Cristo, ma un mostro nell’ordine della grazia.
[33] Ancora. Gesù Cristo, oggi come sempre è frutto di Maria. Cielo e terra glielo ripetono mille e mille volte al giorno: “E benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù”. Nessun dubbio, quindi, che Gesù Cristo sia veramente frutto ed opera di Maria, tanto per ciascun uomo in particolare che lo possiede, quanto per tutti globalmente, di modo che se qualche fedele ha Gesù Cristo formato nel proprio cuore, può dire sicuramente: “Grazie a Maria: ciò che posseggo, è effetto e frutto suo. Senza di lei non l’avrei”. Si possono applicare a Maria, con più verità che san Paolo non le applichi a se stesso, queste parole: “Figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi” 17. “Io genero ogni giorno i figli di Dio fino a tanto che in loro sia formato nella sua piena maturità Gesù Cristo, mio Figlio” 18. Sant’Agostino 19, superando se stesso e quanto io ho detto, dice che tutti i predestinati, per essere conformi all’immagine del Figlio di Dio 20, sono nascosti, mentre vivono quaggiù, nel seno della santissima Vergine.
Questa madre amorevole li custodisce, nutre e fa crescere sino a che non li generi alla gloria, dopo la morte che è veramente il giorno della loro nascita, come la Chiesa chiama la morte dei giusti. O mistero di grazia, sconosciuto ai reprobi e poco noto ai predestinati. 5.
Tipo dellaChiesa
[34] Dio Spirito Santo vuol formarsi degli eletti in lei e per mezzo di lei e le dice: “Metti radici nei miei eletti” 21: mia prediletta e mia sposa, poni la radice di tutte le tue virtù nei miei eletti, perché crescano di virtù in virtù e di grazia in grazia. Io mi sono tanto compiaciuto in te, quando vivevi sulla terra, nell’esercizio delle più alte virtù che desidero trovarti ancora sulla terra, senza che per questo tu abbia a lasciare il cielo. Riproduciti pertanto nei miei eletti, perché io possa vedere in loro con intima gioia le radici della tua fede invincibile, della tua umiltà profonda, della tua mortificazione universale, della tua orazione sublime, della tua carità ardente, della tua ferma speranza e di tutte le tue virtù. Tu sei sempre la mia sposa più fedele, più pura e più feconda che mai. La tua fede mi dia fedeli, la tua purezza vergini, la tua fecondità eletti e templi.
[35] Quando Maria ha messo le sue radici in un’anima, vi produce meraviglie di grazia, quali lei sola può compiere, perché lei sola è la Vergine feconda che non ebbe, né avrà mai chi le somigli in purezza e fecondità. In unione con lo Spirito Santo, Maria ha realizzato la più grande opera che mai sia esistita o sarà, cioè un Dio-uomo. Di conseguenza ella compirà anche le più grandi cose che avverranno negli ultimi tempi. La formazione e l’educazione dei grandi santi, che vivranno verso la fine del mondo, sono riservate a lei 22, perché soltanto questa Vergine singolare e miracolosa può produrre, insieme allo Spirito Santo, le cose singolari e straordinarie.
[36] Quando lo Spirito Santo, suo sposo, trova Maria in un’anima, vola ed entra con pienezza in quest’anima, e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggior posto essa fa alla sua sposa. Uno dei grandi motivi per cui oggi lo Spirito Santo non opera meraviglie sorprendenti nelle anime, è perché non vi trova un’unione abbastanza salda con la sua Sposa fedele e indissolubile. Dico Sposa indissolubile, poiché da quando questo Amore sostanziale del Padre e del Figlio ha sposato Maria per produrre Gesù Cristo, il capo degli eletti, e Gesù Cristo negli eletti, non l’ha mai ripudiata, perché essa si è mantenuta sempre fedele e feconda.
NOTE
10 Sir 24,13.
11 Questo testo sembra l’eco di un passo ecclesiale di S. CIPRIANO, De unitate Ecclesiae, 6, PL 4,519. Quando il Montfort, qui e altrove parla di predestinati, non intende certo avallare un dato sistema teologico circa la predestinazione; si riferisce, invece, al celebre passo della Lettera ai Romani (8,28-30), dove S. Paolo parla di coloro che amano Dio e “che sono stati chiamati secondo il suo disegno”. (Cf Grande Commentario Biblico, Oueriniana, n. 1239).
12 Le affermazioni del Montfort non devono essere intese come condanna indiscriminata dei cristiani di altre confessioni, i quali in buona fede omettono di essere devoti a Maria per mancata presentazione della presenza di lei nella storia della salvezza.
13 Cf VD 63-65.
14 Sir 24,13.
15 Cf Sal 87,6. Cf VD 264.
16 “Tutti noi dunque che siamo uniti a Cristo e che, come dice l’Apostolo: “siamo membra del corpo di lui, della sua carne, delle sue ossa”, siamo usciti dal grembo di Maria come un corpo unito al capo” (Pio X, in Ad diem illum).
17 Gal 4,19. Cf SM 56.
18 Ef 4,13. Espressione cara al Montfort: AES 214, 226; SM 67; VD 119, 156, 164, 168.
19 S. AGOSTINO, PL 40, 399; PL 40, 659-660.
20 “Predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo” (Rm 8,29).
21 Sir 24,13 (secondo la Volgata).
22 Cf. VD 47-49.