San Luigi Maria Grignion da Montfort
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
1. Maria è regina dei cuori
[37] Da quanto ho detto possiamo chiaramente comprendere che, prima di tutto, Maria ha ricevuto da Dio un grande dominio sulle anime degli eletti. Ella infatti, non potrebbe fissare in loro la sua tenda, come il Padre le ha ordinato; né formarli, nutrirli, generarli alla vita eterna come madre; né possederli come propria e personale eredità; né formarli in Gesù Cristo; né formare Gesù Cristo in loro; né mettere nel loro cuore le radici delle sue virtù ed essere la compagna indissolubile dello Spirito Santo per tutte le opere di grazia. Ella non potrebbe, dico, fare tutto questo, se non avesse diritto e dominio sulle loro anime per una grazia singolare dell’Altissimo, il quale, avendole dato potere sopra il proprio Figlio unico e naturale, glielo ha dato altresì sopra i propri figli adottivi, non solo quanto al corpo ciò che sarebbe poca cosa ma pure quanto all’anima 23.
[38] Maria è la regina del cielo e della terra per grazia, come Gesù ne è il re per natura e per conquista. Ora, come il regno di Gesù Cristo consiste principalmente nel cuore, secondo quel che è scritto: “Il regno di Dio è dentro di voi” 24, così il regno della santissima Vergine sta principalmente all’interno dell’uomo, cioè nella sua anima. È soprattutto nelle anime che essa è glorificata insieme col Figlio, più che in tutte le creature visibili, tanto che possiamo chiamarla con i Santi: Regina dei cuori.
2. Maria è necessaria agli uomini
[39] Altra conclusione. Per il fatto che la santissima Vergine è necessaria a Dio, di una necessità detta ipotetica, e cioè derivante dalla sua volontà, bisogna dire che ella è ancor più necessaria agli uomini per raggiungere il loro ultimo fine. Non si deve dunque confondere la devozione a Maria con le devozioni agli altri Santi, come se non fosse più necessaria di quelle e fosse soltanto di soprappiù.
[40] Il dotto e pio Suarez, della Compagnia di Gesù, il sapiente e devoto Giusto Lipsio, dottore di Lovanio, e parecchi altri, hanno dimostrato con prove irrefutabili attinte dai Padri come Agostino, Efrem diacono di Edessa, Cirillo di Gerusalemme, Germano di Costantinopoli, Giovanni Damasceno, Anselmo, Bernardo, Bernardino, Tommaso e Bonaventura che la devozione a Maria è necessaria per salvarsi. Hanno pure dimostrato che come è segno infallibile di riprovazione, al dire di Ecolampadio stesso 25 e di alcuni altri eretici, il non avere stima ed amore per la Vergine Maria, così, all’opposto, è segno infallibile di predestinazione esserle interamente devoto.
[41] Le figure e le parole dell’Antico 26 e del Nuovo Testamento lo provano, i sentimenti e gli esempi dei Santi lo confermano, la ragione e l’esperienza l’insegnano e lo dimostrano, il demonio stesso e i suoi satelliti, spinti dalla forza della verità, furono spesso obbligati, loro malgrado, a confessarlo. Di tutti i passi dei santi Padri e dei Dottori, di cui ho fatto ampia raccolta 27 per provare questa verità, ne riferisco uno solo, per non essere troppo prolisso: “Esserti devoto, o Vergine santa –dice san Giovanni Damasceno — è un’arma di salvezza che Dio dà a coloro che vuol salvare” 28.
[42] Potrei qui riferire parecchi fatti comprovanti la stessa cosa. Ne ricorderò due soli. Il primo è raccontato nelle cronache di san Francesco 29. Durante un’estasi, il Santo vide una grande scala che metteva in cielo e in cima alla quale stava la Vergine Maria. Gli fu indicato che per giungere al cielo era necessario salire per quella scala. 2) L’altro è riferito nelle cronache domenicane. San Domenico stava predicando il rosario nelle vicinanze di Carcassonne.
Quindicimila demoni che infestavano l’anima di un infelice eretico furono costretti, per espresso comando della Vergine santa, ad ammettere a propria confusione parecchie grandi e consolanti verità riguardo alla devozione verso di lei. E ciò con tanta forza e chiarezza che, per poco che si sia devoti di Maria, non si può leggere senza versare lacrime di gioia tale episodio autentico e il panegirico che il demonio dovette fare controvoglia della devozione alla Vergine santissima.
NOTE
23 “La Beata Vergine non ha avuto soltanto il supremo grado, dopo Cristo, dell’eccellenza e della perfezione, ma anche una partecipazione di quell’influsso, con cui il suo Figlio e Redentore nostro giustamente si dice che regna nella mente e nella volontà degli uomini” (PIO XII, Enc. Ad Caeli Reginam, 11.10.1954).
24 Lc 17,21 (secondo la Volgata).
25 “È bene e vi esorto a farlo gareggiare nel lodare Maria a questo patto però: che si attribuisca a lei ciò che veramente le spetta e che da lei risaliamo a Dio stesso, largitore di ogni dono. Non voglio che si sottragga qualcosa al culto di Maria, ma soltanto che nulla si tolga al culto di Dio, cioè a colui che si deve onorare in spirito e verità. Mai si udrà dire di me lo spero nel Signore che io sia contrario alla Vergine: ritengo infatti che l’essere mal disposto verso di lei sia indizio certo di uno spirito reprobo ” (GIOVANNI ECOLAMPADIO, La lode di Dio in Maria, Edizioni Monfortane, Roma 1983, p. 49).
26 Cf LG 55.
27 Il Montfort si riferisce qui ad una sua voluminosa raccolta di note manoscritte, che contiene i riassunti dei libri da lui letti e la documentazione circa alcuni temi mariani e cristologici. Il manoscritto, chiamato tradizionalmente Cahier de notes, è conservato nell’archivio generale della Compagnia di Maria, Roma.
28 “Tibi devotum esse, est arma quaedam salutis quae Deus his dat quos vult salvos fieri” (Cf VD 182).
29 I Fioretti, c. 10.