San Luigi Maria Grignion da Montfort
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
La funzione materna di Maria facilita l’incontro personale con Cristo
[ 83 ] QUARTA VERITÀ
È cosa più perfetta, perché più umile, non accostarsi da soli a Dio senza un mediatore. La nostra condizione umana è così volta al male, come ho dimostrato or ora, che se ci appoggiamo alle nostre fatiche, iniziative e disposizioni, per giungere a Dio e piacergli, è certo che tutte le nostre opere buone saranno macchiate e di poco valore davanti a Dio, per indurlo ad unirsi a noi ed esaudirci.
Infatti, non senza motivo, Dio ci ha dato dei mediatori 50 presso la sua Maestà. Ha visto la nostra indegnità e incapacità ed ha avuto compassione di noi. Per renderci accessibili le sue misericordie, ci ha provvisti di intercessori potenti presso la sua Maestà. Ebbene, trascurare tali mediatori e avvicinarsi direttamente alla santità di Dio senza alcun appoggio, è mancare di umiltà e di rispetto a un Dio così eccelso e così santo. È far meno caso di questo Re dei re che non si farebbe di un sovrano o di un principe della terra, al quale non vorremmo avvicinarci senza un qualche amico che parlasse in nostro favore 51.
[84] Gesù Signore è il nostro avvocato e il nostro mediatore di redenzione presso il Padre. Per mezzo di lui dobbiamo pregare con tutta la Chiesa trionfante e militante; per mezzo di lui si accede presso la Maestà divina, dinanzi alla quale dobbiamo sempre presentarci sorretti e rivestiti dei meriti di Gesù Cristo, come il giovane Giacobbe s’era rivestito delle pelli dei capretti dinanzi a suo padre Isacco per riceverne la benedizione.
[85] Ma non abbiamo forse bisogno di un mediatore presso il Mediatore stesso? È forse abbastanza grande la nostra purezza, per unirci a lui direttamente e da soli? Non è forse anche lui Dio in tutto uguale al Padre, e quindi anche lui il Santo dei Santi, degno di altrettanto rispetto quanto il Padre? Se per infinito amore si fece nostro garante e nostro mediatore presso Dio suo Padre, a fine di placarlo e di saldare il debito da noi contratto, avremo allora meno rispetto e timore della sua maestà e santità? Diciamo dunque arditamente con san Bernardo 52 che abbiamo bisogno di un mediatore presso il Mediatore stesso, e che la divina Maria è la più capace di svolgere tale caritatevole compito. Per mezzo di lei Gesù Cristo è venuto a noi, ancora per mezzo di lei noi dobbiamo andare a lui. Se abbiamo timore di andare direttamente a Gesù Cristo-Dio a causa della sua grandezza infinita, o della nostra pochezza, o dei nostri peccati, imploriamo con audacia l’aiuto e l’intercessione di Maria nostra Madre. Maria è buona, è tenera.
Non ha nulla di austero e scostante; nulla di troppo alto e di troppo splendente. Vedere lei è vedere la nostra stessa natura. Maria non è il sole che col fulgore dei suoi raggi ci potrebbe abbagliare perché siamo deboli. È, invece, bella e soave come la luna 53, che riceve la luce dal sole e la tempera per adattarla alla nostra debole vista. È così caritatevole, da non rimandare nessuno che invochi la sua intercessione, per quanto peccatore sia. Infatti non si è mai inteso dire da che mondo è mondo -affermano i santi-che alcuno sia ricorso con fiducia e perseveranza alla Vergine santa e sia stato respinto. E così potente, da non ricevere mai un rifiuto alle sue domande. Le basta presentarsi innanzi al Figlio per pregarlo e subito questi concede, subito accoglie, perché sempre si lascia vincere amorosamente dalle preghiere della sua carissima Madre, che lo portò in grembo e allattò.
[86] Tutto questo è tratto dagli scritti di san Bernardo e di san Bonaventura. Secondo loro, sono tre i gradini da salire per arrivare a Dio. Il primo, che è il più vicino a noi 54 e il più adatto alla nostra condizione, è Maria; il secondo è Gesù Cristo e il terzo è Dio Padre. Per andare a Gesù, bisogna andare a Maria, nostra mediatrice d’intercessione; per andare al Padre, bisogna andare a Gesù, nostro mediatore di redenzione 55. Ora è proprio questo l’ordine seguito perfettamente nella devozione, di cui parlerò più oltre.
Portiamo il tesoro della grazia in vasi di creta
[87] QUINTA VERITÀ
Data la nostra debolezza e fragilità, ci è molto difficile mantenere le grazie e i tesori ricevuti da Dio. Perché portiamo questo tesoro, che vale più del cielo e della terra, in vasi di creta 56, vale a dire in un corpo corruttibile e in un’anima debole ed incostante che un nulla sconcerta e abbatte.
[88] 2) Perché i demoni, che sono ladri astuti, cercano di prenderci alla sprovvista per derubarci e svaligiarci. A tal fine, spiano giorno e notte il momento favorevole, Si aggirano di continuo intorno a noi per divorarci e toglierci in un momento, con un peccato, quanto abbiamo potuto guadagnare di grazie e di meriti in parecchi anni. La loro malizia, la loro esperienza, le loro insidie e il loro numero devono farci temere infinitamente tanta sventura, sapendo che persone più ricolme di grazie, più ricche di virtù, più mature per esperienza e più elevate in santità sono state sorprese, derubate e infelicemente spogliate. Ah, quanti cedri del Libano e stelle del firmamento si sono visti cadere miseramente e perdere in poco tempo tutta la loro altezza e il loro splendore! Da che cosa dipende questo strano cambiamento? Non certo da mancanza di grazia la grazia è data a tutti ma da mancanza di umiltà. Si credevano più forti e più sufficienti di quanto non fossero, si sono fidati e appoggiati su se stessi, hanno creduto la loro casa abbastanza sicura e le loro casseforti abbastanza solide per custodire il prezioso tesoro della grazia. Così, per questo loro appoggio impercettibile su se stessi, anche se pareva loro di contare soltanto sulla grazia di Dio, il Signore giustissimo ha permesso che siano stati derubati e abbandonati a se stessi. Ahimè! Se avessero conosciuto la meravigliosa devozione che sto per spiegare, avrebbero affidato il loro tesoro alla Vergine potente e fedele. E lei l’avrebbe custodito come un bene proprio, anzi se ne sarebbe fatto un dovere di giustizia.
[89] 3) È difficile perseverare nello stato di grazia, a causa dell’incredibile corruzione del mondo. Il mondo, infatti, è corrotto a tal punto, che gli stessi cuori religiosi sono ricoperti quasi necessariamente se non dal suo fango, almeno dalla sua polvere. È davvero una specie di miracolo se qualcuno rimane saldo in mezzo a questo impetuoso torrente senza essere o sommerso dalle onde o depredato dai pirati e dai corsari, in mezzo a questa aria inquinata senza rimanerne danneggiato.
La Vergine fedelissima e mai vinta dal demonio opera un tale miracolo a favore di quelli e quelle che l’amano nella forma migliore.
NOTE
50 “Come il sacerdozio di Cristo è in vari modi partecipato e dai sacri ministri e dal popolo fedele, e come l’unica bontà di Dio è realmente diffusa in vari modi nelle creature, così anche l’unica mediazione del Redentore non esclude, ma suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata da un’unica fonte” (LG 62).
51 Si rileggano i nn. 83-86 del Trattato confrontandoli con le affermazioni del Concilio Vat. II. in Lumen Gentium, nn. 60, 62.
52 Hom. 5 in Assumpt.: Signum magnum, n. 2, PL 183, 429.
53 Ct 6,10.
54 Maria è “Colei che nella Chiesa Santa occupa, dopo Cristo, il posto più alto e il più vicino a noi” (LG 54).
55 Cf LEONE XIII, Octobri mense, 22.9.1891. La teoria dei tre gradini non deve dimenticare lo Spirito Santo, secondo l’ordine biblico: “Al Padre, per mezzo di Cristo nello Spirito” (cf Ef 2,18). Maria partecipa al compito dello Spirito di unirci a Cristo, di formarlo in noi e di intercedere per noi, come il Montfort più volte afferma (VD 20-21, 34-37…).
56 2 Cor 4,7.