Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
La concupiscenza della carne.
1) Prima del peccato tutto era ordinato nell’uomo: il corpo perfettamente soggetto
all’anima e l’anima a Dio.
La ribellione dell’anima a Dio con la colpa di disobbedienza dei nostri progenitori portò seco la ribellione dei sensi e delle passioni all’anima.
L’anima, che ha rifiutato di fare Dio centro delle sue aspirazioni, è trascinata a porre la sua felicità nei piaceri sensuali del corpo, a fare di esso il suo dio.
L’anima, fatta a immagine del Creatore, destinata a perfezionarsi e nobilitarsi sempre più con la conoscenza e l’amor di Dio, è diventata cieca per la verità soprannaturale e, fatta simile ai bruti, non sa più che strisciare sulla terra.
Questo trionfo della materia sullo spirito è ciò che l’Apostolo chiama: concupiscenza della carne.
APPROFONDIAMO… DAL LIBRO DI CIELO
Agosto 27, 1926 VOLUME 19
Onde faceva vedere tutta la Creazione, come tutte le cose create stanno al loro posto voluto da Dio, e quindi nell’ordine perfetto e nella completa armonia tra loro e la Suprema Volontà, perché stanno al loro posto, mantiene la loro esistenza integra, bella, fresca e sempre nuova, e l’ordine porta la felicità comune e la forza universale a tutti. Che incanto nel vedere l’ordine, l’armonia di tutta la Creazione, e Gesù, riprendendo il suo dire ha soggiunto:
“Figlia mia, come sono belle le opere nostre, sono il nostro onore e la nostra gloria perenne, tutte stanno al posto loro e ciascuna cosa creata compie perfettamente il suo ufficio, solo l’uomo è il nostro disonore nella nostra opera creatrice, perché col sottrarsi dalla nostra Volontà cammina con la testa giù in terra e coi piedi all’aria, che disordine! che disordine! fa ribrezzo a vederlo; camminando con la testa giù striscia la terra, si sconvolge tutto, si trasforma, alla vista le manca lo spazio necessario per guardare, né può diffondersi nello spazio per conoscere le cose, né difendersi se il nemico le sta dietro le spalle, né fare molto cammino, perché, poveretto, con la testa deve strisciarsi, non camminare, perché l’ufficio di camminare è dei piedi, quello della testa è di dominare. Sicché il fare la propria volontà è il vero e perfetto capitombolo dell’uomo ed il disordine dell’umana famiglia. Perciò m’interessa tanto che la mia Volontà sia conosciuta, affinché ritorni al suo posto, non più si strisci con la testa giù, ma che cammini coi piedi, non più formi il mio ed il suo disonore, ma il mio ed il suo onore. Guarda tu stessa, non compariscono brutte le creature, vederle camminare con la testa per terra? Non dispiace anche a te vederle così disordinate?”.
Io ho guardato e vedevo le teste giù ed i piedi in aria. Gesù è scomparso ed io rimasta a guardare questo brutto spettacolo delle umane generazioni, e pregavo di cuore che la sua Volontà sia conosciuta.
2) La santità consiste nel liberarsi da questa schiavitù della carne, per ridonare
all’anima la sua vera libertà, staccandola dal fango e assoggettandola a Dio.
E’ questa una lotta dura e lunga, piena di molte sorprese.
Quando ci si crede finalmente liberi, ecco che improvvisamente si precipita nell’abisso di colpe a cui non si sarebbe mai pensato di arrivare.
E’ necessario armarsi di molto coraggio e di grande costanza… la vittoria è frutto di una lotta lunga e spesso accanita… ma la vittoria ti è assicurata dalla grazia.
3) Mezzi per conservarti casto o per ridiventarlo sono:
un’assidua vigilanza su te stesso,
una fuga, in questo caso coraggiosa, delle occasioni (divertimenti, letture, simpatie, ozio, ecc.),
una mortificazione continua dei sensi interni ed esterni,
la scelta di un buon direttore,
la frequenza dei sacramenti,
l’amore al raccoglimento e alla preghiera,
specialmente una tenera devozione a Maria. Senza di essa non sarai mai per lungo tempo e perfettamente casto. Non contaminare quel cuore che è tempio di Dio, quel corpo consacrato dai sacramenti di Gesù e dalla Medaglia di Maria.
PRATICA.
Cerca di acquistare un grande concetto dell’eccellenza della castità che è la sacerdotessa e la guardiana del tuo cuore, diventato con la grazia, tempio di Dio.
Togli dal tuo metodo di vita tutto ciò che sa di mollezza e di esagerata cura del tuo corpo.