Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
Incertezza del tempo e del luogo.
1) Quando morrò ?… Lo ignoro: si muore in tutte le età… La morte verrà come un ladro
quando forse meno me l’aspetterò… Nessuno è padrone del domani… Ancora qualche
giorno, forse qualche anno e la mia tomba sarà scavata!
– Posso morire oggi; sono disposto ?
… lnsensato che sono! Vivo in uno stato nel quale non vorrei morire, e so che la morte mi sta sempre a fianco! O mio Dio! Forse non mi restano che pochi giorni da vivere eppure sono spoglio di meriti…
Avrei potuto con tanta facilità arricchirmi mediante le opere che ho compiute, le preghiere, le comunioni ecc., ed ecco che mi trovo a mani vuote…
O mio Dio, ancora un po’ di tempo! Voglio cominciare subito a servirvi ed a salvarmi.
2) Come morrò? Sarà di morte improvvisa, senza poter rendermene conto, o di una
lenta malattia che mi permetterà di ricevere gli ultimi sacramenti ?… Non ne so nulla…
Del resto poco m’importa il conoscerlo. Ciò che importa meditare e comprender bene è che la morte è l’eco della vita, e che, per ben morire, bisogna vivere bene.
O mio Dio! Penetratemi l’anima del timor vostro; fatemi vivere santamente, affinché muoia della morte dei giusti; ve ne supplico per i meriti del Sangue di Gesù Cristo e per l’intercessione di Maria SS.
APPROFONDIAMO… DAL LIBRO DI CIELO
22 MARZO 1938 VOLUME 35
Dopo ha soggiunto: “Figlia mia, il punto della morte è l’ora del disinganno, e tutte le cose si presentano in quel punto, l’una dopo l’altra, per dirle addio, la terra per te è finita, incomincia per te l’eternità. Succede per la creatura come quando si trova chiusa in una stanza, e le viene detto: “Dietro a questa stanza vi è un’altra stanza, nella quale vi è Dio, il paradiso, il purgatorio, l’inferno, insomma l’eternità”. Ma essa nulla vede; se le sente asserire dagli altri, e siccome quelli che le dicono neppure le veggono, le dicono in modo quasi da non farsi credere, non dando una grande importanza da far credere realtà, certezza, ciò che dicono in parole.
Ora, un bel giorno cadono le mura, e vede con gli occhi ciò che prima le dicevano; vede il suo Dio Padre, che con tanto amore l’ha amato; i benefizi, uno per uno che le ha fatto, e lesi tutti i diritti di amore che gli doveva; come la sua vita era di Dio, non sua.
Tutto le si fa davanti, eternità, paradiso, purgatorio, inferno; la terra le sfugge, i piaceri le voltano le spalle, tutto sparisce, e solo le è presente ciò che sta in quella stanza di cui sono cadute le mura, qual è l’eternità. Che cambiamento succede per la povera creatura. La mia bontà è tanta che voglio tutti salvi, che permetto che queste mura cadano quando le creature si trovano tra la vita e la morte, tra l’uscire l’anima dal corpo per entrare nell’eternità, affinché almeno mi facciano un atto di dolore e di amore, e riconoscano la mia Volontà adorabile sopra di loro. Posso dire che do loro un’ora di verità, per metterle in salvo.
Oh! se tutti sapessero le mie industrie d’amore che faccio nell’ultimo punto della vita, affinché non mi sfuggano dalle mie mani più che paterne, non aspetterebbero quel punto, ma mi amerebbero per tutta la vita”.