Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
Maria necessaria per unirci a Dio.
1) Non si creda che Maria sia d’impedimento all’unione con Dio; non vi è più Maria
che vive, ma Gesù Cristo solo che vive in Maria. Maria è stata creata solo per Dio, e quindi non soltanto impedisce a un’anima di fermarsi a Lei, ma la getta in Dio e ad Esso tanto più strettamente la unisce quanto più perfettamente quest’anima è a Lei unita. Maria è l’eco meravigliosa di Dio, che risponde: Dio, quando le si grida: Maria; che glorifica soltanto Dio, quando da S. Elisabetta viene chiamata beata.
2) Sappi per certo che, chi ha trovato Maria ha trovato ogni bene, ogni grazia presso
Dio, ogni sicurezza contro i nemici, ogni vittoria contro le difficoltà, ogni soavità nelle amarezze della vita. Con ciò non si vuol dire che chi ha trovato Maria, vada libero da croci e da patimenti, che anzi ne è assalito più di qualunque altro, perché Maria essendo madre dei viventi, dà a tutti i suoi figli pezzi dell’Albero di Vita, che è la Croce di Gesù; ma si vuol dire che, se da una parte Maria prepara loro buone croci, dall’altra ottiene loro anche la grazia di portarle con pazienza e perfino con gioia, di modo che le croci che Essa dà a quanti le appartengono, sono piuttosto canditi o croci candite anziché croci amare; ovvero, se per qualche tempo sentono l’amarezza del calice che necessariamente bisogna bere per essere amici di Dio, la consolazione poi e la gioia che questa buona Madre fa seguire alla tristezza, li anima incredibilmente a portare croci ancor più pesanti e più amare.
3) Tutto si riduce quindi a saper trovare realmente la divina Maria, onde trovare con
Lei l’abbondanza di ogni grazia. Vi sono parecchie devozioni vere a Maria, approvate dalla Chiesa, consigliate dai Santi, ma la più perfetta e la più atta a distaccarci dal mondo e da noi stessi per unirci a Gesù Cristo è quella della S. Schiavitù che ti prepari ad abbracciare.
APPROFONDIAMO MARIA… DAL LIBRO DI CIELO
Gennaio 30, 1927 VOLUME 20
Luisa: Il mio dolce Gesù decanta tanto la felicità del regno del Fiat Supremo, eppure Lui stesso che era la stessa Volontà Divina, la mia Madre Celeste che la possedeva integra, eppure non furono felici sulla terra, anzi furono i più che soffrirono sulla terra..
Gesù: “Figlia mia, c’è differenza grandissima tra chi deve formare un bene, un regno e chi deve riceverlo per goderlo. Io venni sulla terra per espiare, per redimere, per salvare l’uomo, per fare ciò mi toccavano le pene delle creature, prenderle su di Me come se fossero mie, la mia Mamma Divina che doveva essere corrredentrice non doveva essere dissimile da Me, anzi le cinque gocce di sangue che mi diede dal suo cuore purissimo per formare la mia piccola Umanità, uscirono dal suo cuore crocifisso, per Noi le pene erano uffici che venimmo a compiere, perciò tutte erano pene volontarie, non imposizione della fragile natura.
Ma tu devi sapere che ad onta di tante nostre pene che tenevamo per disimpegnare il nostro ufficio, era inseparabile da Me e dalla mia Madre Regina, somma felicità, gioie che mai finivano e sempre nuove, paradiso continuato, per Noi era più facile separarci dalle pene, perché non erano robe nostre intrinseche, robe di natura, ma robe d’ufficio, che separarci dal pelago delle immense felicità e gioie che produceva in Noi, come robe nostre ed intrinseche, la natura della nostra Volontà Divina che possedevamo.
Come la natura del sole è dar luce, quella dell’acqua dissetare, quella del fuoco riscaldare e convertire tutto in fuoco e se ciò non facessero perderebbero la loro natura, così è natura nella mia Volontà, che dove Essa regna, di far sorgere la felicità, la gioia, il paradiso;
Volontà di Dio ed infelicità non esiste, né può esistere, oppure non esiste tutta la sua pienezza e perciò i rivoli della volontà umana formano le amarezze alle povere creature.
Per Noi, che la volontà umana non aveva nessuna entrata in Noi, la felicità era sempre al suo colmo, i mari delle gioie erano inseparabili da Noi, fin sulla croce, e la mia Mamma crocifissa ai miei piedi divini, la perfetta felicità mai si scompagnò da Noi … perciò le nostre pene furono tutte volontarie, elette da Noi stessi per l’ufficio che venimmo a compiere, non frutti di natura umana, di fragilità o d’imposizione di natura degradata.
Figlia mia, le pene volontarie hanno tale potenza presso la Divinità, che hanno la forza, l’impero di squarciare il seno del Celeste Padre ed in questo squarcio che forma in Dio, fa straripare i mari di grazie che forma il trionfo della Maestà Suprema ed il trionfo della creatura che possiede questo impero delle sue pene volontarie. Perciò tanto per il gran portento della Redenzione, quanto per il gran prodigio del regno del mio Fiat, ci volevano pene volontarie, pene d’ufficio, in cui dovevano essere animate da una Volontà Divina, che imperando su Dio e sulle creature dovevano dare il gran bene che il loro ufficio racchiudeva.
Quindi il regno della mia Volontà in mezzo alle creature porterà l’eco della felicità del Cielo, perché una sarà la Volontà che deve regnare e dominare l’uno e l’altro.”
Ave, stella del mare, Madre gloriosa di Dio
vergine sempre, Maria, Porta felice del cielo.
L’ «Ave» del messo celeste reca l’annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva, dona al mondo la pace.
Spezza i legami agli oppressi, rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene.
Mostrati Madre per tutti, offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno, Lui che si è fatto tuo Figlio.
Vergine santa fra tutte, dolce Regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore.
Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino,
fa’ che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo.
Lode all’altissimo Padre, gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo, l’inno di fede e d’amore.
Amen