RECITA DEL SANTO ROSARIO
LETTURA DAL LIBRO DI CIELO 15 Agosto 1938, VOLUME 36
La festa della Assunta è la festa più bella, più sublime: La festa della Divina Volontà operante nella Regina Celeste.
(1) Mentre la mia mente nuotava nel mare del Voler Divino, mi sono fermata nell’atto in cui la mia Mamma Regina fu assunta in Cielo. Quante meraviglie, quante sorprese d’amore, che si resta rapiti. Ed il mio dolce Gesú, come se sentisse il bisogno di parlare della sua Madre Celeste, tutto in festa mi ha detto:
(2) “Figlia mia benedetta, oggi, la festa dell’Assunta, è la festa più bella, più sublime, più grande, in cui restiamo più glorificati, amati e onorati. Cieli e terra sono investiti d’una gioia insolita, non mai provata; gli angeli, i santi, si sentono investiti da mari di nuove gioie e nuove felicità, ed inneggiano con nuovi cantici la Sovrana Regina, che col suo impero impera su tutto e dà gioia a tutti. Oggi è la festa delle feste, e l’unica e nuova che non si è ripetuta mai più. Oggi, il giorno dell’Assunta, veniva festeggiata la prima volta la Divina Volontà operante nella Sovrana Signora; le meraviglie sono incantevoli, in ogni suo più piccolo atto, anche nel suo respiro, nel suo moto, si vedono tante nostre Vite Divine che scorrono come tanti Re negli atti suoi, che più che fulgidi soli la inondano, la circondano, l’abbelliscono e la rendono così bella, che forma l’incanto delle regioni celesti. Ti pare poco che ogni suo respiro, moto, opera e pena, erano riempiti di tante nostre Vite Divine? E’ proprio questo il gran prodigio dell’operato della mia Volontà nella creatura, formare tante nostre Vite Divine per quante volte ha avuto l’entrata nel moto, negli atti della creatura, e siccome il mio Fiat possiede la virtù bilocatrice e ripetitrice, e ripete sempre senza mai cessare quello che fa, quindi la gran Signora sente ancora in Sé moltiplicare queste Vite Divine, le quali non fanno altro che stendere maggiormente i suoi mari d’Amore, di Bellezza, di Potenza, di Sapienza infinita. Tu devi sapere che sono tali e tante le nostre Vite Divine che possiede, la molteplicità dei suoi atti che possiede, che come entrò in Cielo popolò tutte le regioni celesti, che non potendoli contenere riempirono la Creazione tutta, sicché non vi è punto dove non scorrano i suoi mari d’Amore, di Potenza, e tante nostre Vite, di cui è la posseditrice e la Regina. Possiamo dire: Ci domina e la dominiamo, e riversandosi nella nostra Immensità, Potenza e Amore, popolò tutti i nostri attributi degli atti suoi e delle tante nostre Vite Divine che aveva conquistato. Sicché, dovunque e dappertutto ci sentiamo amare, glorificare dentro e fuori di Noi, da dentro le cose create, nei più remoti nascondigli, da questa Celeste Creatura, e da Cui, dalle tante nostre stesse Vite Divine che il nostro Fiat ha formato in Essa. Oh! potenza del nostro Volere, Tu solo puoi fare tanti prodigi, fino a creare tante nostre Vite in chi ti fa dominare, per farci amare e glorificare come meritiamo e vogliamo. Ecco perché può dare il suo Dio a tutti, perché lo possiede, anzi, senza perdere nessuna delle nostre Vite Divine, come vede la creatura disposta, che vuol ricevere la nostra Vita, così tiene la virtù di riprodurre, da dentro la nostra Vita che possiede, un’altra nostra Vita Divina per darla a chi ci vuole. Questa Vergine Regina è un prodigio continuato, ciò che fece in terra lo continua in Cielo, perché la nostra Volontà quando opera, tanto nella creatura quanto in Noi, quell’atto non finisce mai, e mentre resta in essa si può dare a tutti. Finisce forse il sole di dare la sua luce perché ne ha dato tanta alle umane generazioni? Affatto; mentre ne ha dato tanta è sempre ricco nella sua luce, senza perdere neppure una stilla di luce. Perciò la gloria di questa Sovrana Regina è insuperabile, perché tiene in possesso la nostra Volontà operante, che tiene virtù di formare nella creatura atti eterni ed infiniti; ci ama sempre, né cessa mai d’amarci con le nostre Vite che possiede; ci ama col nostro Amore, ci ama dappertutto e dovunque; il suo amore riempie Cieli e terra, e corre a scaricarsi nel nostro Seno Divino, e Noi l’amiamo tanto, che non sappiamo stare senza amarla, e mentre ama Noi, ama tutti e ci fa amare tutti; chi può resistere a non farci dare ciò che vuole? E poi, è il nostro stesso Volere che chiede ciò che Lei vuole, che coi suoi vincoli eterni ci lega dappertutto e non possiamo negarle nulla. Perciò la festa dell’Assunta è la più bella, perché è la festa della mia Volontà operante in questa gran Signora, che la fece così ricca e bella che i Cieli non possono contenerla, gli stessi angioli si sentono muti, né sanno parlare di ciò che fa la mia Volontà nella creatura”.
(3) Dopo ciò, la mia mente è restata stupita nel pensare ai grandi prodigi che il Fiat Divino operò e continua ad operare nella Celeste Regina, ed il mio amato Gesú ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, la sua bellezza è inarrivabile, incanta, affascina, conquide; il suo amore è tanto, che si porge a tutti, ama tutti, e lascia dietro di Sé mari d’amore. Si può chiamare Regina d’amore, vincitrice d’amore, ché amò tanto che a via d’amore vinse il suo Dio. Tu devi sapere che l’uomo, col fare la sua volontà, spezzò i vincoli col suo Creatore e con tutte le cose create, questa Celeste Regina con la Potenza del nostro Fiat che possedeva, vincolò il suo Creatore con le creature, vincolò tutti gli esseri insieme, li unì, li riordinò di nuovo, e col suo amore dava la novella vita alle umane generazioni; fu tanto il suo amore, che coprì e nascose nel suo amore le debolezze, i mali, i peccati e le stesse creature nei suoi mari d’amore. Oh! se questa Vergine Santa non possedesse tanto amore, ci riuscirebbe difficile guardare la terra, ma il suo amore non solo ce la fa guardare, ma vogliamo dare la nostra Volontà regnante in mezzo a loro, perché Lei così vuole; vuole dare ai suoi figli ciò che possiede, e a via d’amore vincerà Noi ed i figli suoi”.