Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
Che cosa siamo in quanto al corpo
1) Esso è certo un capolavoro; tutto vi è mirabilmente ordinato anche nei più piccoli
particolari. E’ un piccolo mondo nel quale più che nell’universo risplende l’infinita
sapienza di Dio. Ma d’altra parte quale debolezza e fragilità nel suo complesso fisico…
basta la più piccola cosa perché la povera macchina si guasti o si fermi… e poi presto
invecchia, le infermità la indeboliscono e la tomba, i vermi l’attendono e alla fine non resta che un po’ di polvere.
Eppure quanto si fa per il corpo, quante cure e preoccupazioni! E specialmente quante colpe per accontentarlo!
2) Ma la sua debolezza fisica è un nulla in paragone della miseria morale di cui è
occasione e causa. Il peccato ha portato il disordine nel nostro essere; il corpo opprime l’anima e la trattiene nei suoi voli verso Dio e la virtù e tenta di avvoltolarla nel fango.
Oh come i santi sentono il peso e l’infermità della carne! Con ragione perciò il Montfort scrive:
«I nostri corpi sono talmente corrotti, che lo Spirito Santo li chiama “corpi di peccato”,
concepiti nel peccato, nutriti di peccato, e non d’altro capaci che di peccato, corpi soggetti a mille e mille malattie, che si corrompono di giorno in giorno e producono soltanto scabbia, vermi e putredine. (Tratt. n. 79).
PRATICA.
Esaminati un po’ se hai esagerata cura della tua salute e stima della
bellezza del corpo, che dovrà presto perire, a scapito dell’anima che dovrà vivere
immortale.
Ave, stella del mare, madre gloriosa di Dio
vergine sempre, Maria, porta felice del cielo.
L’ «Ave» del messo celeste reca l’annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva, dona al mondo la pace.
Spezza i legami agli oppressi, rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene.
Mostrati Madre per tutti, offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio.
Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore.
Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino,
fa’ che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo.
Lode all’altissimo Padre, gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo, l’inno di fede e d’amore.
Amen