Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
CONOSCENZA DI MARIA SS.
«Nella seconda settimana si applicheranno a conoscere Maria SS. chiedendo tale
conoscenza allo Spirito Santo» (Tratt. 229),
La conoscenza del Mistero ed il Segreto di Maria, la parte cioè che Dio volle avesse nel piano della Redenzione e Santificazione nostra, è necessaria affinché impari a darLe un posto corrispondente nella tua vita interiore.
Prendi di nuovo in mano la tua Medaglia (Miracolosa) e medita questo meraviglioso catechismo di Maria; in esso vi leggerai:
1) Ciò che Dio fece per Maria (i suoi privilegi).
2) Ciò che Maria fece per Dio (Ie sue virtù).
3) Ciò che Maria fece per noi.
4) Ciò che Essa vuole che noi facciamo per Lei.
Nella medaglia vi troverai tutta la teoria e la pratica della Vera Devozione.
Imparerai da Santa Caterina Labourè a guardare Maria, studiare Maria, pregare Maria, imitare Maria.
Rinnoverai anche tu il proposito della Labouré: «Prenderò Maria per Modello: in ogni azione rifletterò se Maria l’ha fatta, come e perché l’ha fatta; con quale intenzione».
Potrai in questa settimana meditare trattato alla vera devozione n. da 105 a 110.
Preghiere seconda settimana
Meta:
Indirizzare le preghiere, le azioni e le sofferenze che Dio permette per ottenere il
dono di conoscere Maria (dire per es.: “Spirito Santo, fammi conoscere Maria”)
Recitare ogni giorno:
1) Veni Creator o Litanie dello Spirito Santo
2) Santo Rosario
3) Ave Maris Stella
APPROFONDIAMO MARIA… DAL LIBRO DI CIELO
Dicembre 28, 1938 Volume 36 La Maternità della Regina del Cielo.
[…]Ora figlia mia, ascoltami e prestami attenzione, voglio dirti una grande sorpresa del nostro Amore e voglio che non ti faccia sfuggire nulla, voglio farti conoscere dove giunse la Maternità della mia Madre Celeste, che cosa fece e quanto le costò e costa tuttora.
Ora, tu devi sapere che la gran Regina non solo mi fece da Madre col concepirmi, col darmi alla luce, col nutrirmi col suo latte, col prestarmi tutte le cure possibili che ci vollero alla mia infanzia; ciò non era sufficiente né al suo materno Amore né al mio Amore di Figlio, perciò il suo Amore materno correva nella mia mente, e se pensieri afflitti mi affliggevano, stendeva la sua Maternità in ogni mio pensiero, li nascondeva nel suo Amore, li baciava, sicché la mia mente me la sentivo nascosta sotto l’ala materna, che non mi lasciava mai solo; ogni mio pensiero teneva la mia Mamma che mi amava e mi prestava tutte le sue cure materne.
La sua Maternità si stendeva in ogni mio respiro, in ogni mio palpito, e se il mio respiro e palpito era soffocato dall’amore e dal dolore, correva con la sua Maternità per non farmi soffocare dall’amore e mettermi il balsamo al mio cuore trafitto.
Se guardavo, se parlavo, se operavo, se camminavo, correva per ricevere nel suo Amore materno i miei sguardi, le mie parole, le mie opere, i miei passi, li investiva col suo Amore materno, li nascondeva nel suo cuore e mi faceva da Mamma, anche nel cibo che mi preparava faceva scorrere il suo materno Amore, sicché, Io mangiandolo, sentivo la sua Maternità che mi amava, e poi, che dirti quanto sfoggio di Maternità fece nelle mie pene? Non ci fu pena, né goccia di sangue che versai, in cui non sentii la mia cara Mamma. Dopo che mi faceva da Mamma, prendeva le mie pene, il mio sangue, se li nascondeva nel suo materno cuore per amarli e continuare la sua Maternità.
Chi può dirti quanto mi amò e quanto la amai? Il mio Amore fu tanto, che non sapevo
stare in tutto ciò che feci senza sentire la sua Maternità insieme con Me. Posso dire che Lei correva per non lasciarmi mai, anche nel respiro, ed Io la chiamavo, la sua Maternità era per Me un bisogno, un sollievo, un appoggio alla mia Vita quaggiù.
Ora figlia mia, ascolta un’altra sorpresa d’amore del tuo Gesú e della nostra Mamma
Celeste, perché in tutto ciò che si faceva tra Me e la mia Mamma, l’amore non trovava intoppo, l’amore dell’uno correva nell’amore dell’altro per formare una sola Vita. Or, volendolo fare con le creature, quanti intoppi, ripulse ed ingratitudini, ma il mio Amore non si arresta mai.
Or tu devi sapere, che come la mia inseparabile Mamma stendeva la sua Maternità dentro e fuori della mia Umanità, così la costituivo e la confermavo Madre di ciascun pensiero di creatura, d’ogni respiro, d’ogni palpito, d’ogni parola, e facevo stendere la sua Maternità nelle opere, nei passi, in tutte le loro pene;
la sua Maternità corre ovunque, nei pericoli di cadere in peccato corre, le copre con la sua Maternità acciò non cadano, e se sono cadute lascia la sua Maternità come aiuto e difesa per farle rialzare.
La sua Maternità corre e si stende sulle anime che vogliono essere buone e sante, come se trovasse il suo Gesú in esse, fa da Madre alla loro intelligenza, guida le loro parole, le copre e nasconde nel suo Amore materno, per crescere altrettanti Gesú.
La sua Maternità fa sfoggio sul letto dei morenti, e avvalendosi dei diritti di autorità di Madre, dati da Me, mi dice con accento sì tenero, che Io non posso negarle:
“Figlio mio, sono Madre, e sono figli miei, devo metterli in salvo. Se ciò non mi concedi la mia Maternità ne va disotto”.
E mentre ciò dice li copre col suo Amore, li nasconde nella sua Maternità per metterli in salvo. Il mio Amore fu tanto che le dissi:
“Madre mia, voglio che sia la Madre di tutti, e ciò che hai fatto a Me, farai a tutte le creature. La tua Maternità si stende in tutti gli atti loro, in modo che tutti vedrò coperti e nascosti nel tuo Amore materno”.
La mia Mamma accettò e restò confermato che non solo doveva essere Madre di tutti, ma d’investire ciascun atto di essi col suo Amore materno.
Questa fu una delle grazie più grandi che feci a tutte le umane generazioni.
Ma quanti dolori non riceve la mia Mamma? Giungono a non voler ricevere la sua Maternità, a disconoscerla, e perciò tutto il Cielo prega, aspetta con ansia che la Divina Volontà sia conosciuta e regni, e allora la gran Regina farà ai figli del mio Volere ciò che fece al suo Gesú, la sua Maternità avrà vita nei figli suoi.
Io cederò il mio posto a chi vive nel mio Volere nel suo cuore materno;
Lei me li crescerà, guiderà i loro passi, li nasconderà nella sua Maternità e Santità; si vedrà in tutti i loro atti impresso il suo Amore materno e la sua Santità; saranno veri figli suoi, che mi somiglieranno in tutto, ed oh! come amerei che tutti sapessero che chi vuol vivere nel mio Volere ha una Regina e Madre potente, che supplirà a ciò che loro manca, li crescerà nel suo grembo materno ed in tutto ciò che faranno starà insieme con loro, per modellare gli atti loro ai suoi, tanto che si conoscerà che sono figli cresciuti, custoditi, educati dall’Amore della Maternità della Mamma mia, e questi saranno quelli che la renderanno contenta, e la sua gloria ed il suo onore”.
Ave, stella del mare, madre gloriosa di Dio
vergine sempre, Maria, porta felice del cielo.
L’ «Ave» del messo celeste reca l’annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva, dona al mondo la pace.
Spezza i legami agli oppressi, rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene.
Mostrati Madre per tutti, offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio.
Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore.
Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino,
fa’ che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo.
Lode all’altissimo Padre, gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo, l’inno di fede e d’amore.
Amen