Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Dobbiamo imitare Gesù Cristo nella sua dipendenza da Maria


1) Chi abbraccia questa devozione avrà un grandissimo culto per il GRANDE
MISTERO DELL’INCARNAZIONE del Verbo che la Chiesa celebra al 25 marzo, mistero
proprio di questa devozione.
Infatti questa devozione fu ispirata dallo Spirito Santo:

a)PER IMITARE l’ineffabile dipendenza che Dio Figlio volle avere da Maria per dar gloria a Dio suo Padre e salvare le anime nostre: dipendenza che appare in modo specialissimo in questo mistero in cui Gesù è prigioniero e schiavo nel seno della divina Maria e dipende da Lei per ogni cosa;

b) PER RINGRAZIARE Dio delle grazie incomparabili che fece a Maria, e soprattutto d’averla scelta a sua degnissima Madre: scelta che ebbe luogo in questo mistero. Ecco i due fini principali della schiavitù di Gesù in Maria.


2) Dico SCHIAVITÙ DI GESÙ IN MARIA, perché in questo mistero non si può
vedere Gesù che in Maria, residente e regnante in Maria, con la quale è così unito che Gesù è tutto in Maria e Maria tutta in Gesù: o piuttosto Maria non è più, ma Gesù è tutto solo in Lei e sarebbe più facile separare la luce dal sole, che Maria da Gesù; di modo che Nostro Signore si può chiamare Gesù di Maria e la SS. Vergine Maria di Gesù. Non posso fermarmi a spiegare le eccellenze e le grandezze del mistero di Gesù vivente e regnante in Maria; dirò solo che:

a) questo è il primo mistero di Gesù Cristo – il più nascosto – il più sublime – e il meno conosciuto;
b) che in questo mistero Gesù, stando nel seno di Maria – perciò chiamato dai Santi “aula sacramentorum”, la sala dei segreti di Dio – scelse, d’accordo con Lei, tutti gli eletti;
c) che in questo mistero Gesù operò tutti i misteri della sua vita che poi seguirono, avendo fin d’allora accettato di compierli: cosicché questo mistero è un compendio di tutti i misteri, perché contiene la volontà e la grazia di tutti.


3) Infine questo mistero è il trono della misericordia, della liberalità e della gloria di
Dio.

a) Il TRONO DELLA SUA MISERICORDIA a nostro riguardo, perché, come non possiamo avvicinarci a Gesù che per Maria, così non ci è possibile di vederlo e parlargli che per mezzo di Maria; e Gesù, che esaudisce sempre la sua diletta Madre, per Lei accorda sempre grazia e misericordia ai poveri peccatori: “Adeamus ergo cum fiducia ad
thronum gratiae”!
b) Il TRONO DELLA SUA LIBERALITÀ verso Maria, perché mentre Egli, novello Adamo, dimorò in questo vero paradiso terrestre, vi opero tante meraviglie in segreto, che né gli Angeli, né gli uomini le comprendono. –
c) Il TRONO DELLA SUA GLORIA per il Padre, perché in Maria Gesù Cristo amò perfettamente il Padre suo irritato contro gli uomini; lo risarcì perfettamente della gloria rapitagli dal peccato e, col sacrificio che vi fece della sua volontà e di se stesso, gli procurò maggior gloria che mai non gliene avrebbero data tutti i sacrifici dell’Antica Legge; e finalmente gli rese una gloria infinita ch’esso non aveva mai fino allora ricevuto dall’uomo. (Trattato della vera devozione, n. 243).