Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
La superbia della vita.
1) Ecco il terzo carattere dello spirito del mondo. Nulla di più sottile e pericoloso
dell’orgoglio: quando hai vinto Ie altre passioni ti resta ancora questa; anzi le stesse vittorie sulle altre passioni possono servire ad alimentare questa che si può chiamare la lussuria dello spirito. Il mondo, ispirato da Satana, tutto fa per favorirla e coltivarla.
Il programma del mondo è salire, innalzarsi sempre più, al di sopra della propria condizione, al di sopra degli altri. Dominare, fare degli altri il proprio sgabello; farsi onorare, ammirare; giudicarsi più degli altri, esagerare i propri meriti; diminuire quelli degli altri; nascondere o attenuare Ie proprie deficienze; severità nel giudicare quelle degli altri.
Ecco lo spirito di satana, che prima di tutto fu un orgoglioso, innalzandosi fino a credersi indipendente da Dio, a cui tutto doveva ciò che egli era. Questo spirito di indipendenza e di ribellione, l’ha comunicato agli altri, l’ha inoculato nell’uomo trascinandolo nella sua rovina. Questo desiderio ha cercato di insinuarlo persino nel Cuore di Gesù nelle note tentazioni del deserto.
Non meravigliarti se ha cercato e cerca di farlo assorbire anche a te.
2) Gesù e Maria ci hanno dato il più splendido esempio della lotta contro la
superbia: … povertà… nascondimento… umiliazioni… annientamento…
Pensa al Calvario…all’Eucarestia… all’Ecce Ancilla Domini.. Cristo bandisce la grande legge che domina il mondo morale: Chi si innalza sarà umiliato, chi si abbassa sarà esaltato.
Agli umili Dio si rivelerà, con essi sarà largo delle sue grazie. E Maria canta: Dispersit superbos mente cordis sui. Deposuit potentes de sede et exaltavit humiles.(ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili.)
3) Nella santa Schiavitù imparerai a farti simile ad un fanciullo per avere diritto al
Regno dei Cieli. Alla scuola di Maria imparerai ad umiliarti e non solo a non cercar gli
onori, ma a fuggirli; non solo a non temere le umiliazioni, ma a cercarle come una
porzione riservata ai predestinati, come l’unica via per ottenere la gloria.
Se hai sete di gloria, ma non della falsa e fugace del mondo, ma della vera ed eterna, il mezzo infallibile è quello scelto da Gesù e da Maria: l‘umiltà.
APPROFONDIAMO… DAL LIBRO DI CIELO
Gesù a Luisa Piccarreta (Memorie dell’infanzia n. 27 )
“Vedi, per fare che nel tuo cuore versassi le mie grazie, voglio proprio farti capire che da te niente puoi. Io mi guardo assai bene di quelle anime che attribuiscono a loro stesse ciò che fanno, volendomi fare tanti furti delle mie grazie. Invece a quelle tale che conoscono sé stesse, Io sono largo di versare a torrenti le grazie mie, sapendo bennisimo che niente riferiscono a loro stesse, me ne sono grati, ne fanno quella stima che si conviene, vivono con continuo timore che se non mi corrispondono posso togliere ciò che ho dato, sapendo che non è cosa loro. Tutto all’opposto nei cuori che puzzano di superbia, già neppure posso entrare nel loro cuore, perché gonfio di loro stessi non c’è luogo dove potermi mettere; le misere non fanno nessun conto delle mie grazie e vanno di cadute in cadute fino alla rovina. “
PRATICA.
“Perciò voglio che in questo giorno faccia continui atti d’umiltà, voglio che tu stia come un bambino legato in fasce, che non può muovere né un piede per dare un passo, né una mano per operare, ma tutto aspettando dalla madre, così tu ti starai vicina a Me come un bambino, pregandomi sempre che ti assista, che ti aiuti, confessami sempre il tuo nulla, insomma aspettando tutto da Me”.