Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen
“Mamma mia, ti amo, e tu amami e da un sorso di Volontà di Dio all’anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.
Le beatitudini del mondo e quelle di Cristo.
1) Le idee sono una grande forza che muove il mondo; un uomo vale ciò che valgono le sue idee; importa quindi avere idee esatte che ti guidino come fari nelle vie del bene.
Per questo Cristo venne sulla terra a portare la verità e smascherarvi l’errore. Il divin Seminatore ha gettato nel mondo sante e feconde idee che l’hanno rinnovellato! Ma anche il demonio conosce la forza delle idee, anch’egli ha perciò bandito il suo vangelo. Bugiardo fin da principio, non ha potuto che insegnare delle menzogne; ma per ingannarci le ha colorate delle apparenze della verità e purtroppo tanti, come Eva, ne sono stati affascinati e corrono dietro ai falsi miraggi di felicità, che il demonio fa loro balenare dinanzi. – Queste massime anche tu purtroppo le hai bevute; l’atmosfera che ti circonda ne è impregnata e, quasi a tua insaputa, hanno ancora un grande potere sulla tua vita. Nel battesimo le hai rinnegate, ma purtroppo la tua mentalità pratica ne è ancora imbevuta. Prega Maria di volertene svestire.
2) Le Beatitudini. – «Sono al centro del pensiero di Cristo. Non vi si trova un
concatenamento logico, ma piuttosto una successione di esclamazioni, nella quale ciascuna brilla d’uno splendore unico, che raggiunge l’anima, la penetra, capace di produrvi una ferita divina.
E’ stato detto agli antichi… io invece vi dico… Da dottore supremo Gesù modifica la legge.
Voi credete che la felicità consista nelle soddisfazioni umane, io invece vi dico: Beati i poveri! Beati gli affamati! Beati quelli che piangono! Beati i puri! Beati quelli che sono odiati e scacciati dagli uomini! Beati quelli che sono dolci e diffondono la pace!
Più che di una argomentazione si tratta di una smentita. Voi ritenete l’opinione in voga. Quanto a me, ecco il mio pensiero: proprio l’opposto. Davanti alla vostra esperienza apparente, umana e mondana, ecco la mia esperienza personale, la mia
“controesperienza”.
I rimpinzati, i sazi, i feroci, i ricchi, coloro che si divertono non sono i beati! Ne sono garante io.
Poveri ciechi, che, vittime della parola comune, credete il contrario! Io non discuto, oppongo; è così e non altrimenti: ho ragione io!
E per far accettare la lezione, che urta tanto la massa umana comune, Gesù non formula il suo pensiero sotto forma di precetto; Tu devi essere povero ecc. e neppure di consiglio: Se vuoi essere felice sii povero ecc. No: ma espone il suo pensiero sotto forma di constatazione.
La sua parola è nello stesso tempo formale e rispettosa della libertà di ciascuno: formale perché é l’espressione della verità; rispettosa perché si presenta sotto forma di discreta constatazione, piena di speranza luminosa e di tenerezza divina. Beati! Beati! Beati! Chi si rifiuterebbe di ricevere un codice della felicità? E dato da chi possiede un’arte infinita di persuadere? E da chi è il Re della felicità?
PRATICA.
Medita ognuna delle massime di Cristo e ripetila finché te ne senta ben persuaso.
Per esempio: Beati i poveri! Si, o Gesù, credo che sono davvero beati coloro che hanno il cuore distaccato dai beni della terra, perché sono veramente simili a te che ti sei fatto povero per noi, perché sono liberati da mille ostacoli che impediscono la perfezione, perché Tu ad essi hai promesso il Regno dei Cieli.
Credo, o Gesù, perché Tu l’hai detto che passerà il cielo e la terra, ma non verrà meno la tua parola.
(Esaminati). Ed io invidio i ricchi? Sono contento del mio stato? Mi preoccupo troppo degli interessi? O Vergine SS. fammi comprendere la vanità delle cose della terra, l’eccellenza dei beni del cielo, vuota il mio cuore, ecc. Così si fa per le altre Beatitudini.