Prima parte 17ª Settimana
Considera la Tua Mamma che dopo aver depositato in te Gesù Lo cresce e insieme cresce te, sii come molle cera, lascia fare a me. Lasciati da me trasformare affinché si formi in te la pienezza della santità divina.
- 1° Giorno – Lunedì
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1° giorno – Da “Il Mio Ideale Gesù Figlio di Maria” di p. Neubert, libro terzo, capitolo I
CHIAMATI AD ESSERE FIGLI NEL FIGLIO
LA MIA MISSIONE MATERNA: TRASFORMARTI IN GESÙ
Maria: Mio caro figlio, che partorii partorendo Gesù, nel quale vedo Gesù e che amo con l’amore stesso che porto a Gesù, hai imparato da mio Figlio primogenito ad essere per me ciò che fu egli stesso; ora voglio essere per te ciò che già sono stata per lui.
Come lui, ti sei dato tutto a me. E io per te, per Gesù presente in te e negli altri, ti ho chiamato ad essere mio figlio prediletto. Non puoi certo comprendere ancora tutto ciò che ti dico; lo comprenderai però a poco a poco.
Innanzitutto voglio occuparmi della tua educazione, come ho fatto per Gesù. Tu sei il mio «bambino», perché sei tutt’uno con lui; allevando te, continuerò ad allevare lui.
Allevarti vuol dire insegnarti a vivere pienamente della vita di Gesù, a pensare, ad amare, a volere come lui, a parlare e ad agire come lui, in una parola: a modellarti su di lui. In altri termini, intendo operare in te una trasformazione analoga a quella che il sacerdote opera nell’Ostia: per i sensi l’Ostia consacrata è sempre pane, ma per la fede è Gesù. Tu pure all’esterno resterai te stesso; ma nell’interno, sarai lui.
Pensi che sia un ideale troppo alto per te? Non ti sgomentare: conosco troppo bene il modello che devi riprodurre e l’arte di foggiare le anime a sua somiglianza. Tutti i santi sono diventati tali per me. Ciò che ho fatto per gli altri, perché non potrei farlo anche per te? Unica tua preoccupazione dev’essere quella di lasciar fare a me e di essermi docile in tutto.
Anima: O Madre mia, diventare un santo! io, povero peccatore, così colpevole in passato, così vile al presente, così incostante forse anche in avvenire!… Ma mi abbandono a te. Tutti i miracoli ti sono possibili, anche quello di fare di me un santo! Ottienimi la grazia di non resistere mai ai tuoi desideri!
2° giorno – Dalla “Seconda lettera ai Corinzi (3,18)” – Dal “Libro di Cielo – Volume 34, 20 dicembre 1936“
Dalla seconda lettera ai Corinzi(3,18)
“E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.”
Dal Libro di Cielo—Volume 34, 20 dicembre 1936
[…]“Ascoltami, figlia mia benedetta, i prodigi sono inauditi, le sorprese che ti narrerò faranno strabiliare tutti, sento il bisogno d’amore di far conoscere che cosa abbiamo fatto con questa Madre Celeste ed il gran bene che hanno ricevuto tutte le generazioni.
Onde tu devi sapere che nell’atto di concepire questa Vergine Santa, la nostra Volontà Divina che possiede tutto e con la sua immensità abbraccia tutto e possiede l’onniveggenza di tutti gli esseri possibili ed immaginabili e con la sua virtù tutta propria che quando opera fa sempre opere universali, quindi, come [questa Vergine venne] concepita, [la nostra Volontà] con la sua virtù creatrice chiamò tutte le creature a [essere] concepite nel cuore di questa Vergine; ma non bastò al nostro Amore, dando negli eccessi più incredibili fece concepire questa Vergine in ciascuna creatura, affinché ciascuna avesse una Madre a sé tutta sua, sentissero la sua Maternità nel fondo delle loro anime, il suo amore, che più che figli, che mentre li tiene concepiti in sé, bilocandosi concepisce in ciascuna creatura per mettersi a disposizione di loro, per crescerli, guidarli, liberarli dai pericoli, e con la sua potenza materna imboccargli il latte del suo amore ed il cibo con cui si nutre lei stessa, qual è il Fiat Divino.
La nostra Volontà avendo vita libera in lei, il suo dominio totale, con la sua Potenza mentre chiamava tutti in questa Celeste Creatura, per avere la gioia di vedere tutti racchiusi in Essa, per sentirsi dire: “Sono già tutti in me i miei ed i tuoi figli, perciò ti amo per tutti”. Poi la bilocava in tutti ed in ciascuno per sentire in ciascun’anima l’amore di questa nostra Figlia, tutta bella e tutt’amore; possiamo dire: “Non vi è creatura in cui Essa non prese l’impegno d’amarci”.
Il nostro Fiat la elevò tanto, da darle tutto, e fin dal primo istante della sua vita la costituimmo Regina del nostro Fiat, Regina del nostro Amore, e quando ci amava si sentiva nel suo amore la sua Maternità, e armonizzava l’amore di tutte le creature, ed oh! com’era bella ché formava di tutto un solo amore, come ci feriva, ci felicitava fino a sentirci languire, il suo amore ci disarmava, ci faceva vedere tutte le cose, cielo, sole, terra, mari e creature, coperti e nascosti nel suo amore.
Oh! come era bello vederla, sentirla che faceva da Madre in ciascuna creatura, e formando in esse il suo mare d’amore mandava le sue note, le sue frecce, i suoi dardi amorosi al suo Creatore! E facendola da vera Madre ce le portava fino innanzi al nostro Trono nel mare del suo amore per farcele guardare, per renderci propizi, e con la forza del nostro Voler Divino s’imponeva su di Noi, ce le metteva in braccio, ce le faceva carezzare, baciare, e ci faceva dare grazie sorprendenti; quante santità furono formate ed impetrate da questa Madre Celeste, e per essere sicura restava a guardia il suo amore. […]
3° giorno – Da “Catechesi CON MARIA VERSO GESU'”di fr. Crispino Lanza, cappuccino
Il padre Roschini, grande mariologo, afferma che la Madonna spiritualmente ha concepito e partorito la chiesa (corpo di Cristo) quando ha concepito e partorito Gesù, Capo del Corpo Mistico; mentre concepisce e da alla luce i singoli uomini nel Battesimo poiché la somma grazia del Battesimo, come tutte le altre grazie, è ottenuta dalla Vergine, e soprattutto perché nel Battesimo veniamo incorporati a Cristo. Poi durante la vita terrena ci porta nel suo grembo, ci tiene tra le sue braccia, ci aiuta a crescere spiritualmente e un giorno ci porterà alla perfetta vita soprannaturale ossia ci genererà alla vita della gloria sbocciata dalla vita della grazia: in altre parole ci presenterà e ci introdurrà nel Cielo.
4° giorno – Dal Libro di Cielo – Volume 34, 24 dicembre 1936
[…]”Ora prestami attenzione e ringraziami figlia mia benedetta di quello che sto per dire: al nostro Amore non bastò, come dissi prima, che in virtù del nostro Fiat tutti fossero concepiti nel cuore di questa Vergine per avere la vera Maternità, non con le parole ma coi fatti, e Lei fu concepita in ciascuna creatura affinché ognuna avesse una Madre tutta sua, e avere il pieno diritto ed il possesso che tutti fossero figli suoi, ora il nostro Amore passò ad un altro eccesso.
Quindi devi prima sapere che questa Celeste Regina possedendo tutta la pienezza del nostro Fiat Divino, il quale possiede in natura sua la virtù generativa e bilocativa, Lei insieme col Fiat Divino può generare e bilocare quante volte vuole il suo Figlio Dio, onde il nostro Amore s’impone su questa Celeste creatura, e dando in delirio, con la virtù del mio Fiat che possedeva, le dà la potenza di far generare il suo Gesù in ciascuna creatura: lo fa nascere, lo cresce, Gli fa tutto ciò che conviene fargli per formare la Vita del suo caro Figlio; supplisce a ciò che non Gli fa la creatura: se piange Gli rasciuga le lacrime, se ha freddo Lo riscalda, se soffre, soffre insieme; e mentre fa da Madre e cresce il Figlio suo, fa da Madre e cresce la creatura.
Sicché si può dire che li cresce insieme, li ama d’un solo amore, li guida, li nutrisce, li veste, e con le sue braccia materne forma due ali di luce e coprendoli se li nasconde nel suo cuore, per dar loro il più bel riposo.
Quindi non bastò al nostro Amore che il Verbo s’incarnasse per generare un solo Gesù per tutti, e dare una sola Madre a tutte le umane generazioni, no, no, non sarebbe stato eccessivo il nostro Amore, la sua corsa era così veloce, che non si trovò chi gli mise un basta, e allora si quietò in qualche modo quando con la sua Potenza generò questa Madre in ciascun’anima, e fece generare il suo Gesù, affinché ognuno avesse Madre e Figlio a sua disposizione.
Oh! com’è bello vedere questa Madre Celeste, tutt’amore e tutta intenta in ciascuna creatura a generare il suo Gesù, per formare un portento d’amore e di grazia, e questo è l’onore e la gloria più grande che il suo Creatore le ha dato e l’amore più forte che Iddio poteva dare alle creature. Né c’è da meravigliare, il nostro Fiat tutto può e può giungere ovunque, il tutto sta che lo voglia, se lo vuole è già fatto. Piuttosto la meraviglia sta nel conoscere a quali eccessi ci ha portati l’amore verso dell’uomo”.
5° giorno Dal “Libro di Cielo – Volume 33, 14 maggio 1935“
[…]“Figlia mia, tu devi sapere che chi vive nella mia Volontà dà da lavorare a tutti.
Il mio Padre Celeste vedendo la creatura nel suo Volere Divino vi si mette d’intorno per formare il lavoro della sua immagine e somiglianza, molto più che trovando la sua Volontà in essa, trova le materie adattabili che si prestano a ricevere il suo lavoro per formare la più bella immagine che le somiglia, ed oh, il suo contento che col suo lavoro può produrre immagini sue!
[Chi vive nella mia Volontà] dà il lavoro alla Madre Celeste, perché trovando la mia Volontà Divina nella creatura, trova chi le fa compagnia, chi riceve la sua Maternità come figlia, trova a chi può comunicare la sua fecondità, i suoi atti fatti nel mio Volere, trova in chi può fare il suo modello e la sua copia fedele, ed oh, il contento di questa Madre Celeste, il suo lavoro assiduo, le sue cure, le sue premure materne ché può fare da vera Madre e ché può dare la sua eredità, ed essendo una la Volontà della Madre e della figlia, può farsi comprendere e mettere in comune le sue grazie, il suo amore, la sua santità; nel suo lavoro si sente felice perché trova chi la corteggia, chi la somiglia e vive della sua stessa Volontà Divina.
Chi vive in Essa sono le sue figlie predilette, le sue beniamine, le sue segretarie, si può dire che in virtù del mio Voler Divino posseggono una calamita potente che attirano talmente gli sguardi di questa Madre Celeste, che non può spostarli da sopra di loro; e la gran Signora, per tenerle sicura, lavora col metterle d’intorno le sue virtù, i suoi dolori, il suo amore e la stessa Vita del Figlio suo.
Ma ciò non è tutto, il tuo Gesù, come veggo che l’anima ha messo da parte la sua volontà per vivere della mia, mi metto al lavoro per formare le mie membra. Il mio Capo è santo e sento il bisogno delle membra sante per poggiare il mio Capo, e così poter comunicare la sua virtù in esse, e chi mai può formarmi le membra sante se non la mia Volontà?
Quindi il mio lavoro è incessante per chi vive in Essa; si può dire che mi metto a guardia dentro e fuori di essa affinché nessuno vi entri per interrompere il mio lavoro; e per formarmi queste membra ripeto il lavoro di [farmi]concepire di nuovo per rigenerarle, rinasco per farle rinascere, piango, soffro, predico, muoio, per comunicare i miei umori vitali e divini in queste membra, affinché restino fortificate e divinizzate, degne del mio Capo santissimo. Ed oh, il mio contento, che sebbene lavoro, ma ripeto la mia Vita e formo le ripetitrici di Essa! Ma che cosa non farei e darei in chi vive nella mia Volontà? Essa mi chiude nella creatura per farmi lavorare e farmi formare membra degne delle mie mani creatrici, e come l’anima riceve il mio lavoro, così mi sento felice e contraccambiato dell’opera della Creazione e Redenzione.
Ora gli angeli, i santi, vedendo il Padre Celeste, la Sovrana Regina, ed il loro Re, tutti intenti a lavorare in questa creatura, anche loro vogliono aiutarci nel lavoro, e schierandosi intorno alla fortunata creatura lavorano col difenderla, allontanano i nemici, la liberano dai pericoli e formano muri di fortezza, affinché nessuno la può molestare. Vedi dunque come chi vive nel mio Volere Divino dà lavoro a tutti, e tutti si occupano di lei”.
6° Preghiera di Consacrazione
Mamma mi consacro a Te,
depongo la mia volontà nelle tue mani:
prenditi cura di me,
fai di me il tuo modello e la tua copia fedele.
Con il tocco delle tue dita materne
trasformala in Volontà Divina.
testi utilizzati:
Il Mio Ideale Gesù Figlio di Maria di p. Neubert, libro terzo, capitolo I
Seconda lettera ai Corinzi 3,18
Libro di Cielo – Volume 34, 20 dicembre 1936
Catechesi CON MARIA VERSO GESU’ di fr. Crispino Lanza, cappuccino
Libro di Cielo – Volume 34, 24 dicembre 1936
Libro di Cielo – Volume 33, 14 maggio 1935