Con atti di amore nella Divina Volontà a gloria del Padre del Figlio e dello Spirito Santo
(FUSI IN MARIA, RINGRAZIAMO DIO PER TUTTE LE GRAZIE CHE CI HA CONCESSO E CHE CI CONCEDERA’ NELLA NOSTRA VITA IN PARTICOLARE NELL’ANNO APPENA TRASCORSO E LO FACCIAMO PER NOI E PER TUTTA L’UMANITA’)
2° GIORNO – 30 DICEMBRE
Libro di Cielo, dicembre 8, 1935 Volume 34
..Come Dio non vuol far nulla senza della Sua Madre Celeste. (ogni grazia viene dalla nostra Mamma)
..La nostra Divinità nel vedere in questa Santa creatura come rinata la nostra Volontà, le partecipò i suoi diritti divini, in modo che era padrona del nostro Amore, Potenza, Sapienza e Bontà, e Regina del nostro Fiat. Essa col suo atto crescente del nostro Volere ci rapiva, ci amava tanto, che giunse ad amarci per tutti, a tutte le creature le copriva, le nascondeva nel suo amore e ci faceva sentire l’eco dell’amore di tutti e di ciascuno. Oh! come ci sentivamo legati e come fatti prigionieri dell’amore di questa Vergine Santissima, molto più che come ci amava, adorava, pregava, operava, coll’atto crescente del nostro Fiat che possedeva rinchiudeva in sé il suo Creatore, come ci amava così ci sentivamo assorbiti in Lei senza poterle resistere, era tanta la sua potenza, che ci dominava e chiudeva in sé la nostra Trinità Sacrosanta, e Noi l’amavamo tanto che la facevamo fare ciò che Essa voleva; chi aveva cuore di negarle nulla? Anzi ci sentivamo più felici di contentarla, perché un’anima che ci ama è la nostra felicità, perché sentiamo l’eco, la gioia della nostra felicità in essa, e chi possiede la nostra Volontà come vita è tutto per Noi. Questo è il gran prodigio di chi possiede la nostra Volontà come vita, sentirsi in sé partecipare ai suoi stessi diritti divini, con questo sente che il suo amore non finisce mai, e ne tiene tanto che può amare per tutti e dar amore a tutti; col suo atto crescente non dice mai basta alla sua santità. Molto più che la Sovrana Regina col possedere la nostra Volontà come vita, teneva sempre da darci, sempre da dire, ci teneva sempre occupati e Noi tenevamo sempre da dare, e sempre i nostri segreti amorosi da comunicarle, tanto che nulla facciamo senza di Essa, prima ce la sentiamo con Essa, poi la deponiamo nel suo materno cuore, e dal suo cuore scende nel fortunato che deve ricevere quel bene. Sicché non vi è grazia che scenda sulla terra, non vi è santità che si formi, non vi è peccatore che si converta, non vi è amore che parta dal nostro trono, che prima non viene deposto nel suo cuore di Madre, la quale forma la maturazione di quel bene, lo feconda col suo amore, lo arricchisce con le sue grazie, e se occorre, con la virtù dei suoi dolori e poi lo depone in chi lo deve ricevere, in modo che chi lo riceve, sente Paternità Divina e la Maternità della sua Madre Celeste. Possiamo fare senza di Essa, ma non vogliamo, chi avrà cuore di metterla da parte? Il nostro Amore, la nostra Sapienza infinita, il nostro stesso Fiat s’impone su di Noi, e non ci fa far nulla che non scenda per mezzo suo. Vedi dunque dove giunge il nostro Amore per chi vive della Volontà Divina, fino a non voler far nulla senza di Essa …
Libro di Cielo, giugno 14, 1929 Volume 26
Gesù aspetta il nostro ti amo e ti ringrazioStavo seguendo il mio giro nel Fiat Supremo, e la mia piccola mente giunta nell’eden stava dicendo: “Maestà adorabile, vengo innanzi a te per portarti il mio tenue interesse del mio ti amo, ti adoro, ti glorifico, ti ringrazio, ti benedico, per darti il mio piccolo interesse ché mi hai dato un cielo, un sole, un’aria, un mare, una terra fiorita e tutto ciò che hai creato per me. Tu mi dicesti che ogni giorno vuoi fare i conti con me e ricevere questo mio tenue interesse per starci sempre d’accordo, e tenere al sicuro nel piccolo banco dell’anima mia tutta la Creazione datami da Te come piccola figlia del tuo Volere”. Ma mentre ciò facevo, il pensiero mi ha detto: “Ma come puoi tu soddisfare ad un’interesse sì grande? E poi, che gran che è un tuo ti amo, ti adoro, ti ringrazio?” Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:
“Figlia mia, questo fu un’accordo tra Me e te, che Io mettevo nel banco dell’anima tua la Creazione tutta, e tu dovresti darmi l’interesse di riempirla col tuo ti amo, ti adoro, ti ringrazio; e siccome ti vide impacciata di un capitale sì grande, e temendo volevi respingermi il gran dono, Io per incoraggiarti a riceverlo ti dissi: “Mi contento d’un tenue interesse, e faremo i conti tutti i giorni qui nell’eden, così staremo d’accordo e sempre in pace, e tu non starai in pensiero che il tuo Gesù ha messo nel banco tuo un capitale sì grande”. E poi, non sai tu il valore d’un ti amo nella mia Divina Volontà? Essa riempie il cielo, il sole, il mare, il vento, dovunque stende la sua Vita, onde come tu dici il tuo ti amo, ti adoro e tutto il resto che puoi dire, il mio Fiat stende il tuo ti amo nel cielo, ed il tuo ti amo si fa più esteso del cielo; il tuo ti adoro si stende nel sole, e si fa più largo e più lungo della sua luce; il Tuo ti glorifico si stende nel vento, e gira per l’aria, per tutta la terra, ed i suoi gemiti, le ondate di vento, ora carezzevole e ora impetuose, dicono ti glorifico; il tuo ti ringrazio si stende nel mare e le gocce dell’acqua, ed i guizzi dei pesci dicono: ti ringrazio, ed Io vedo il cielo, le stelle, il sole, il mare, il vento, riempiti del tuo ti amo, delle tue adorazioni e simile e dico: “Come sono contento che tutto ho messo nel banco della piccola figlia del mio Volere, perché lei mi paga l’interesse da Me voluto, e siccome vive in Esso, mi dà un’interesse divino ed equivalente, perché il mio Fiat stende i suoi piccoli atti e li rende più estesi di tutta la Creazione”.
Ed Io quando ti vedo venire nell’eden per darmi il tuo tenue interesse, ti guardo e vedo in te la mia Divina Volontà raddoppiata, una in te e l’altra in Me, mentre è una, e mi vedo pagare l’interesse dalla mia stessa Volontà, ed Io ne resto soddisfatto, ed oh! come sono contento nel vedere che il mio Fiat ha dato virtù alla creatura di farsi raddoppiare, per farla soddisfare al suo Creatore. …Ecco perciò ti aspetto nell’eden per ricevere il tuo tenue interesse, per rinnovare ciò che facemmo nella Creazione, e ricevere il ricambio d’un tanto amore, non compreso dalle creature, e per trovare un amoroso pretesto di dare il regno della nostra Divina Volontà. Perciò voglio che sia anche a te caro questo eden, affinché ci preghi, ci pressi che ritorni il principio della Creazione, la Vita del nostro Fiat, in mezzo all’umana famiglia”.
Fare ATTI DI RINGRAZIAMENTO secondo ciò che lo Spirito Santo suggerisce per noi e per tutti
Preghiamo: Il Magnificat
L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome:
di generazione in generazione
la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.