Con atti di amore nella Divina Volontà a gloria del Padre del Figlio e dello Spirito Santo
(FUSI MARIA BENEDICIAMO DIO PER OGNI ATTO D’AMORE CHE CONTINUAMENTE RIVERSA SU DI NOI E CHIEDIAMO LA SUA BENEDIZIONE IN PARTICOLARE PER L’ANNO CHE VERRA’ E LO FAREMO PER NOI E PER TUTTI)
3° GIORNO – 31 DICEMBRE
Novembre 28, 1920 vol 12
Quando Gesù vuol dare, chiede. Effetti della benedizione di Gesù.
Stavo pensando quando il mio dolce Gesù, per dar principio alla sua dolorosa Passione, volle andare dalla sua Mamma a chiederle la sua benedizione; ed il benedetto Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, quante cose dice questo mistero, Io volli andare a chiedere la benedizione alla mia cara Mamma per darle l’occasione di chiedermi anche Lei la benedizione. Erano troppi i dolori che doveva sopportare, ed era giusto che la mia benedizione la rafforzasse. E’ mio solito, che quando voglio dare, chiedo; e la mia Mamma mi comprese subito, tanto vero, che non mi benedisse se non quando mi chiese la mia benedizione, e dopo benedetta da Me, mi benedisse Lei. Ma questo non è tutto, per creare l’universo dissi un Fiat, e col solo Fiat riordinai ed abbellii cielo e terra. Nel creare l’uomo, il mio alito onnipotente gli infuse la vita. Nel dar principio alla mia Passione, volli con la mia parola onnipotente e creatrice benedire la mia Mamma, ma non era solo Lei che benedivo, nella mia Mamma vedevo tutte le creature, era Lei che teneva il primato su tutto, ed in Lei benedivo tutti e ciascuno; anzi, benedivo ciascun pensiero, parola, atto, ecc.; benedivo ciascuna cosa che doveva servire alla creatura, come quando il mio Fiat onnipotente creò il sole, e questo sole, senza diminuire di luce né di calore, sta facendo il suo corso per tutti e per ciascuno dei mortali; così la mia parola creatrice, benedicendo, restava in atto di benedire sempre, sempre, senza mai cessare di benedire, come mai cesserà di dare la sua luce il sole a tutte le creature. Ma non è tutto ancora, con la mia benedizione volli rinnovare i pregi della Creazione; volli chiamare il mio Celeste Padre a benedire, per comunicare alla creatura la potenza; volli benedirla a nome mio e dello Spirito Santo, per comunicarle la sapienza e l’amore, e così rinnovare la memoria, l’intelletto e la volontà della creatura, restituendola sovrana di tutto. Sappi però che nel dare voglio, e la mia cara Mamma comprese e subito mi benedisse, non solo per Sé, ma a nome di tutti. Oh! se tutti potessero vedere questa mia benedizione, la sentirebbero nell’acqua che bevono, nel fuoco che li riscalda, nel cibo che prendono, nel dolore che li affligge, nei gemiti della preghiera, nei rimorsi della colpa, nell’abbandono delle creature, in tutto sentirebbero la mia parola creatrice che gli dice, ma sventuratamente non sentita: “Ti benedico in nome del Padre, di Me, Figlio, e dello Spirito Santo, ti benedico per aiutarti, ti benedico per difenderti, per perdonarti, per consolarti, ti benedico per farti santo”. E la creatura farebbe eco alle mie benedizioni, col benedirmi anche lei in tutto.
(3) Questi sono gli effetti della mia benedizione, cui la mia Chiesa, ammaestrata da Me, mi fa eco e quasi in tutte le circostanze, nell’amministrazione dei sacramenti ed altro, dà la sua benedizione”.
Luglio 29, 1928 vol 24
Significato della benedizione e del segno della croce.
… io seguivo il mio giro nella sua adorabile Volontà e seguendo i suoi atti che fece stando su questa terra mi son fermata quando Gesù benediva i fanciulli, benediva la sua Mamma Celeste, benediva le turbe ed altro, ed io pregavo Gesù che benedisse questa sua piccola figlia che tanto ne aveva bisogno, e Lui movendosi nel mio interno ed alzando il suo braccio in atto di benedirmi mi ha detto:
“Figlia mia, ti benedico di cuore nell’anima e nel corpo, la mia benedizione sia la conferma della nostra somiglianza in te, essa ti conferma ciò che la Divinità fece nella creazione dell’uomo, cioè la nostra somiglianza, perciò tu devi sapere che nel corso della mia vita mortale, in ogni cosa che Io facevo benedivo sempre, era il primo atto della Creazione che Io richiamavo sulle creature, e per confermarlo, benedicendo invocavo il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo; gli stessi sacramenti sono animati da queste benedizioni ed invocazioni, sicché mentre chiama la somiglianza del Creatore nelle anime, chiama insieme la vita della mia Divina Volontà, perché ritorni come nel principio della Creazione a regnare nelle anime, perché Essa sola tiene virtù di pennellare in esse al vivo la somiglianza di Colui che l’ha creato, di farla crescere e conservarla coi vivi colori divini. Vedi dunque che significa benedizione: Conferma della nostra opera creatrice, perché l’opera che Noi facciamo una volta, è tanto piena di sapienza e di sublimità e bellezza, che amiamo di ripeterla sempre.
E se con la nostra benedizione non è altro che il sospiro del nostro cuore di vedere reintegrata la nostra immagine nelle creature e la ripetitrice della nostra conferma di ciò che vogliamo fare, il segno della croce che la Chiesa insegna ai fedeli, non è altro che impetrare da parte delle creature la nostra somiglianza, e perciò facendo eco alla nostra benedizione ripete: “In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Quindi senza conoscerlo, la Chiesa con tutti i fedeli armonizzano coll’eterno Creatore e vogliono la stessa cosa, Iddio col benedire e pronunziare le parole Padre, Figlio e Spirito Santo, vuol dare la sua somiglianza, le creature la impetrano col farsi il segno della croce pronunziando le stesse parole”.
Preghiamo:
Dalla 1 Ora (le 24 ore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo)
…O celeste Mamma mia, sai tu che vuole da te l’adorato Gesù? Non altro che l’ultima benedizione. È vero che da tutte le particelle del tuo essere altro non escono che benedizioni e lodi al tuo Creatore; ma Gesù, nel congedarsi da te, vuol sentire la dolce parola: Ti benedico, o Figlio; e quel Ti benedico storna tutte le bestemmie dal suo udito, e dolce e soave scende al suo cuore; e, quasi a mettere un riparo a tutte le offese delle creature, Gesù vuole il tuo Ti benedico.
Anch’io mi unisco con te, o dolce Mamma: sulle ali dei venti voglio girare il cielo per chiedere al Padre, allo Spirito Santo, agli angeli tutti, un Ti benedico a Gesù, affinché, andando a lui, gli possa portare le loro benedizioni. E qui in terra voglio andare da tutte le creature e chiedere da ogni labbro, da ogni palpito, da ogni passo, da ogni respiro, da ogni sguardo, da ogni pensiero, benedizioni e lodi a Gesù; e se nessuno me le vorrà dare, intendo io darle per loro.
O dolce Mamma, dopo aver girato e rigirato per chiedere alla Triade Sacrosanta, agli angeli, alle creature tutte, alla luce del sole, al profumo dei fiori, alle onde del mare, ad ogni alito di vento, ad ogni favilla di fuoco, ad ogni foglia che si muove, al luccicar delle stelle, ad ogni movimento della natura, un Ti benedico, vengo da te, e insieme alle tue metto le mie benedizioni.
Dolce Mamma mia, vedo che tu ne ricevi conforto e sollievo, e tutte le offri a Gesù le mie benedizioni, a riparazione delle bestemmie e maledizioni che egli riceve dalle creature. Ma mentre io tutto a te offro, sento la tua voce tremante che dice: “Figlio, benedici me pure!”.
O dolce mio Amore, benedici anche me insieme alla Mamma tua: benedici i miei pensieri, il mio cuore, le mie mani, i miei passi, le mie opere, e con la Madre tua tutte le creature.
O Madre mia, nel mirare il volto dell’addolorato Gesù, pallido e triste, straziante, si risveglia in te il ricordo dei dolori che tra poco dovrà egli soffrire. Prevedi il volto di lui coperto di sputi, e lo benedici; il capo trapassato dalle spine, gli occhi bendati, il corpo straziato dai flagelli, le mani e i piedi forati dai chiodi, e dovunque egli sta per andare tu lo segui con le tue benedizioni; ed insieme a te lo seguo anch’io. Quando Gesù sarà colpito dai flagelli, trapassato dai chiodi, schiaffeggiato, coronato di spine, dovunque troverà insieme al tuo il mio Ti benedico.
SALMO 102
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici.
Buono e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nellamore.
Come il cielo è alto sulla terra, così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;
come dista l’oriente dall’occidente, così allontana da noi le nostre colpe.
Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi,
pronti alla voce della sua parola.
Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere, suoi ministri, che fate il suo volere.
Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in ogni luogo del suo dominio.
Benedici il Signore, anima mia.